LAVELLO: GLI STUDENTI CONDUCONO CON SUCCESSO UNA RICERCA SUL GRANO, COMPLIMENTI RAGAZZI!

Martedì 24 Ottobre presso l’aula Magna dell’Istituto Superiore “G. Solimene” di Lavello, sono stati presentati i lavori conclusivi dell’esperienza didattica sperimentale di 23 varietà di frumento duro. La sperimentazione pratica si è svolta presso l’azienda agraria dell’Istituto Agrario di Lavello.

Dopo i saluti della Dirigente Scolastica Anna dell’Aquila, di Mauro Finiguerra, Presidente dell’ordine dei periti Agrari di Potenza, del Sindaco di Lavello Dott. Sabino Altobello e dell’assessore alla cultura Giovanna De Luca, gli studenti e i docenti dell’ITT hanno iniziato ad illustrare il lavoro di ricerca e d’indagine che costituisce una raccolta di indicazioni per la coltivazione di 23 tipi di grano duro in modo economicamente vantaggioso per gli agricoltori, rispettoso dell’ambiente e socialmente corretto.

L’agricoltura sostenibile è uno degli obiettivi prioritari della politica agricola comunitaria Pac 2014 – 2020. Un lavoro didattico certosino, curato nei minimi dettagli, diretto dai Docenti dell”ITT, Luigi Caprioli, Francesco Saccinto e Francesco Danza, mentre l’operatività pratica è stata affidata ai ragazzi delle quinte classi.

Gli obiettivi dell’attività sperimentale svolta comprendeva l’individuazione delle varietà che meglio si adattano all’area del Vulture-Melfese, adottando tecniche colturali sostenibili nel tempo.

A tal fine sono stati presi in considerazione, come parametri principali, il comportamento agronomico (in particolare la sensibilità ai patogeni), la stabilità delle produzioni, la tolleranza alle basse temperature, la resistenza alla stretta, la resistenza all’allettamento. Mentre per quelle qualitative, i parametri considerati per ciascuna varietà sono: per la granella, produzione (t/ha), peso ettolitrico (kg/hL), contenuto proteico (% s.s.) per lo sfarinato integrale, Index (o Indice di Glutine), colore, l’umidità standard, eccetera.

Un continuo lavoro durato mesi, dalla preparazione del letto di semina alla raccolta e terminato in laboratorio con le analisi organolettiche dei grani. Enorme soddisfazione per i risultati ottenuti espressa da parte dei docenti e degli studenti, anche per il successo ottenuto, per le numerose visite in azienda agraria da parte dei coltivatori di grano, che hanno potuto toccare, confrontare e vedere da vicino i vari tipi di frumento antichi.

Come ha detto il prof. Caprioli Luigi, coordinatore del convegno di Martedì e anima del progetto sperimentale:

“Ogni regione ha il suo clima, il suo terreno e le sue peculiarità ed è importante, per ogni cosa, trovare la cultura più adatta e confacente all’ambiente e poi la biodiversità è fondamentale per la nostra sopravvivenza. In condizione di eccessiva siccità, come quest’anno, è stato utile scoprire che ci sono varietà di grani, che hanno buone rese a queste condizioni, mentre altri sono quasi inattaccabili dai fungicidi e questo può essere molto da aiuto ai contadini”.

Si sta già lavorando per il prossimo progetto sperimentante, con un aumento delle varietà sperimentali (30 tipi di frumento), naturalmente sempre con l’adesione al progetto regionale “Le vie del grano”.