Basilicata, cresce l’emergenza minori! L’allarme di Save the Children: ecco i dati

In occasione del lancio della Campagna “Illuminiamo il Futuro” per il contrasto alla povertà educativa, Save the Children presenta la decima edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio (edizione 2019) “Il tempo dei bambini”.

La pubblicazione da 10 anni raccoglie e studia un’ampia serie di dati e di indicatori del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza con tavole, mappe e grafici, fornendo una fotografia d’insieme delle condizioni di vita di bambine, bambini e adolescenti in Italia.

Questa i dati per la Basilicata.

Nella nostra Regione, più di un bambino su cinque (il 21,2 per cento) è in povertà relativa e solo il 6,9 per cento degli infanti accede agli asili nido.

I dati sulla povertà relativa ci vedono in linea con la media nazionale, che Save the Children attesta al 22 per cento: a livello nazionale, negli ultimi dieci anni, il numero dei minori in Italia che vivono in povertà assoluta è passato dal 3,7 per cento del 2008 al 12,5 del 2018.

Si tratta di una vera e propria emergenza che investe sempre più un’Italia non a misura di minore.

Un allarme che ben si comprende alla luce di questi dati:

  • una mappa realizzata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per Save the Children, associata ai dati demografici relativi alla popolazione 0-14 anni, mostra come circa il 70% delle province italiane, in tutto o in parte, ricada nelle aree di medio-alta e alta pericolosità, un territorio popolato da quasi cinque milioni e mezzo bambini e ragazzi under 15, e sul quale insistono 45 città superiori ai 50 mila abitanti (tra le altre Messina, Catania, Siracusa, Reggio Calabria, Cosenza, Potenza, Benevento, Campobasso, Perugia, Forlì e Verona. Save the Children 2016, p. 124);
  • la percentuale di nuovi nati segna un meno 24,5 per cento rispetto al 2008, di cui il 4,6 per cento è rappresentato da minori stranieri;
  • solo il 6,9 per cento dei bambini ha accesso ai servizi per la prima infanzia (stessa situazione nel 2008), con una spesa media pro-capite dei comuni che si attesta sui 300 euro per questi servizi;
  • dispersione scolastica: su questo fronte la Basilicata si attesta sull’11,1 per cento, dato inferiore alla media nazionale (14,5), che fa registrare un margine di miglioramento rispetto all’anno 2008 (-2,8 per cento).

Cosa ne pensate?