MELFI OMAGGIA FEDERICO II CON UNA GRANDE OPERA! IMPORTANTE SIMBOLO DELLA CITTÀ, LE FOTO

Un enorme falco ha fatto capolino da un palazzo di Melfi.

Da “Capitale della Falconeria” che si rispetti, per citare le parole del Primo Cittadino Valvano, la Città federiciana ha accolto in casa due artisti, probabilmente perché celebrassero questa sua peculiarità, proprio nell’anno del Millenario.

Da circa due giorni, i lavori su palazzo Catapano sono iniziati e stanno prendendo forma, lasciando intravedere già una maestosa immagine di rapace in un cielo terso e sereno.

Il meraviglioso disegno è in svolgimento grazie alle estrose mani di due grandi maestri, resi celebri da un murales molto significativo di Falcone e Borsellino realizzato nella città di Palermo.

Non ci sono tante altre notizie a riguardo, ma solo la certezza di una conferenza stampa in cui il Sindaco rivelerà finalmente tutti i dettagli di questa iniziativa.

Il lavoro dovrebbe proseguire per circa 10 giorni, durante i quali la cittadinanza potrà godersi tutti i passaggi che andranno a definire l’opera finale.

Queste le considerazioni che il consigliere comunale Pietro Monico ha espresso alla nostra Redazione:

“È un grande lavoro di creatività urbana, volto a omaggiare Melfi come patria delle Costituzioni di Federico II e della Falconeria, importante simbolo della Città.

Proprio per questo, nella bellissima raffigurazione è evidente la rappresentazione di un falco e sarà altrettanto visibile quello che si suppone essere il vero volto di Federico II, ripreso nei dettagli dalla Chiesa di Santa Margherita.

Gli artisti sono stati selezionati grazie all’intervento dell’Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana (INWARD), con sede centrale a Napoli, ma fautore di tantissime opere in varie città italiane.

L’idea che il nostro comune ha deciso di sviluppare fa parte di un progetto più grande di riqualificazione degli spazi urbani che è ormai in corso da tempo e che, con questa ulteriore opera, si arricchisce di un linguaggio diverso ma pur sempre di grande impatto”.

Cosa ne pensate?

Di seguito, alcune foto del murales.