Si chiama “Giù le mani dal nostro ospedale” l’iniziativa a cura di alcuni cittadini di Melfi, che hanno deciso di riunire la cittadinanza per difendere il diritto alla salute e alla sanità che riguarda tutti gli utenti.
La manifestazione partirà da Via Foggia, domani 1 Luglio alle ore 10:00 circa e con l’hashtag #iononmollo ha come scopo quello di evitare ulteriori smembramenti del polo ospedaliero melfitano.
Come si legge in una lettera aperta pubblicata sulla pagina dell’evento creata appositamente sui social:
“Le menzogne e le felici narrazioni sulle sorti del nostro Ospedale non reggono più.
A smentirle sono le tristi esperienze di tutti coloro che, ultimamente, hanno richiesto un soccorso o un ricovero presso la nostra struttura ospedaliera.
D.B., il giorno 13 Giugno 2017, è stato ricoverato nel reparto di ortopedia per l’asportazione di un polipo alle corde vocali;
il giorno seguente subisce l’operazione e viene dimesso.
Il 15 Giugno 2017, a causa di una emorragia dal cavo orale, si reca in Pronto Soccorso (PS); tuttavia, dal momento che non è possibile eseguire una visita ORL all’interno del nostro PS, gli suggeriscono di andare a Potenza.
D.B. ha un forte mal di testa, non può viaggiare da solo, chiede di essere accompagnato in ambulanza, gli rispondono che non è possibile. D.B. minaccia di chiedere l’intervento dei carabinieri, a quel punto, il personale ospedaliero si mette in contatto con il Direttore Sanitario, che assicura che avrebbe cercato una soluzione.
Trascorrono le ore, si arresta l’emorragia, D.B. decide di tornare a casa.
La visita specialistica non è stata effettuata.
Il Direttore Sanitario è scomparso.
Questa di D.B. è soltanto una delle tante storie di cui il Pronto Soccorso di Melfi si è reso vile protagonista.
Un PS che dispone di pochissimi infermieri, che osservano insostenibili turni di lavoro; che dovrebbe garantire un’Osservazione Breve e Intensiva (OBI) ai pazienti per i quali non ci sono posti letto, ma che, in realtà, non è dotato di un infermiere addetto all’OBI!
Un PS a cui mancano una guardia giurata, un custode della camera mortuaria, un’accettazione,un ingresso indipendente e, dal 5 giugno, gli autisti per il trasferimento dei pazienti in altre strutture ospedaliere.
È stato ridotto il numero dei posti letto in Medicina, per altri servizi non è più prevista la reperibilità pomeridiana e notturna, il servizio psichiatrico è garantito solo fino alle ore 17:00…
Eppure, continuano a raccontarci che va tutto bene, che l’Ospedale non chiuderà, che l’Ospedale funziona.
Indignati e stufi delle persistenti menzogne, sabato 1 Luglio, siamo pronti a marciare per difendere il Nostro Ospedale e il diritto di tutti i cittadini a una buona sanità!
Il Corteo partirà alle ore 10:00, ci riuniremo in via Foggia, nel parcheggio antistante l’Ospedale.”
All’iniziativa sono invitati a partecipare tutti i cittadini a cui sta a cuore la difesa del presidio sanitario del Vulture Melfese.
Ecco la locandina integrale