Fuga in massa dal nord: treni presi d’assalto dopo le prime voci di chiusura di Lombardia e oltre 10 province! L’elenco

Ieri sera i treni sono stati presi d’assalto.

Questa la reazione prima che arrivasse l’ufficialità del nuovo decreto del Presidente del Consiglio.

A testimoniarlo, il video di Fanpage, diffuso anche dall’Associazione Ferrovie in Calabria che, in un post pubblico, commenta:

“I treni Intercity Notte verso il sud Italia sono letteralmente presi d’assalto, per il timore che dalle prossime ore, dalle zone rosse, non sia più possibile entrare ed uscire.

Sembra un brutto film, ma purtroppo è tutto vero… Non possiamo fare altro che ribadire a chi ci segue, di rispettare alla lettera i protocolli imposti dal Governo, al fine di limitare il più possibile la diffusione del virus”.

In nottata è arrivata la firma di Giuseppe Conte, che sancisce la chiusura ufficiale di tutta la Lombardia e 14 province, fino al 3 Aprile.

L’elenco definitivo è stato letto dal Premier in conferenza stampa:

“Lombardia, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia”.

Prosegue il Presidente del Consiglio:

“Abbiamo creato due aree, una che riguarda la Lombardia e varie province: lì ci sarà un vincolo a limitare gli spostamenti nel territorio.

Chiamarla zona rossa è inappropriato.

Con il nuovo decreto non ci sono più le zone rosse, i focolai stabiliti all’inizio.

Non c’è più motivo di tenere le persone di Vo’ e del lodigiano in una zona rossa confinate.

Sono state create zone più ampie”.

Aggiunge:

“Non possiamo più permetterci forme di aggregazione.

Le forze di polizia saranno legittimate a chiedere conto.

C’è un divieto non assoluto di muoversi ma la necessità di motivarlo sulla base di specifiche indicazioni.

C’è una ridotta mobilità.

D’ora in poi chi avrà febbre da più di 37,5 gradi centigradi e infezioni respiratorie è fortemente raccomandato di restar presso proprio domicilio, a prescindere che siano positivi o no.

Contattino il medico curante.

Divieto assoluto di mobilità per chi è stato messo in quarantena.

Dobbiamo limitare il contagio del virus e evitare il sovraccarico delle strutture ospedaliere.

Oggi è stato sottoscritto un contratto per dare il via a una linea produttiva tutta italiana per apparecchiature di terapia intensiva e sub intensiva: avremo 500 nuove apparecchiature al mese e ci stiamo predisponendo per
incrementarle.

Stiamo incrementando anche le linee produttive della filiera Italia.

Sono sospese manifestazioni, eventi, spettacoli di qualsiasi natura, compresi quelli cinematografici e teatrali, in qualsiasi luogo, pubblico o privato.

È sospesa l’apertura dei musei.

Queste misure provocheranno disagio, ma questo è il momento dell’auto-responsabilità, non del fare i furbi.

Per tutelare la nostra salute, dei nostri genitori e soprattutto dei nostri nonni.

Mi assumo la responsabilità politica di questo momento, ce la faremo”.