Comitato del Vulture-Melfese scrive al governatore Bardi: riflessioni e proposte su Rionero, Melfi, Venosa…

Il Gruppo di Attenzione Vulture Melfese Alto Bradano continua nel suo progetto di stimolo alle istituzioni e di informazione ai cittadini.

Questa la lettera che un suo rappresentante, Roberto Iosca, rivolge, per conto di tutti i componenti, al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi:

“Egregio Governatore,

dopo il rispettoso e doveroso silenzio osservato, per scongiurare facili strumentalizzazioni,  durante la lunga campagna elettorale che si è conclusa con la Sua elezione, prima che la prossima tornata per le europee ci costringa a tacere ancora e nelle more della nomina, da parte Sua, degli assessori che comporranno la Giunta, il ‘GRUPPO DI ATTENZIONE, Vulture- Melfese-Alto Bradano’, di cui mi onoro essere il portavoce, con questa lettera riprende il suo impegno nel perseguimento della soluzione di problemi vecchi e nuovi che gravano su questa parte del territorio lucano e sulla sua gente.

L’azione del “GRUPPO” che, si sottolinea, è costituito da liberi cittadini, dell’intera zona, orientati trasversalmente per i diversi schieramenti politici, si è concentrata fino a novembre scorso sulle questioni relative alla gestione della Sanità nel Nord-Est della Basilicata con particolare attenzione:

  • All’IRCCS-CROB, in Rionero in Vulture, che inopinatamente, pur essendo presidio di eccellenza, negli ultimi anni è stato messo sotto attacco dal fuoco concentrico dell’apparato politico-istituzionale e da quello di gruppi di interesse che hanno tentato in tutti i modi di depotenziare, provocando disservizio e non solo, una delle poche realtà pubbliche della Basilicata, se non l’unica, che forniva prestazioni di qualità ricavando migrazione sanitaria attiva e dunque utili di esercizio puntualmente prelevati dalla Giunta passata per essere destinati agli altri presidi sanitari;
  • All’Ospedale “san Giovanni di Dio”, in Melfi, anche esso privato, fuori da ogni logica, esigenza o convenienza, della sua autonomia gestionale e assorbito dall’AOR di Potenza, mentre, le norme consentivano, come consentono (a fronte del numero di residenti – circa 100.000 -, degli utenti extra, naturalmente gravitanti nella zona – circa 50.000 – e delle esigenze sanitarie che scaturiscono dalla vicinanza del più grosso polo industriale della Basilicata sito a San Nicola di Melfi), di conservare la sua autonomia di Ospedale di base e di ampliare la sua offerta di servizi, in termini di qualità e quantità, nell’intera area;

Ma non solo di sanità si vuole occupare il ‘GRUPPO’. Nel suo programma di impegno ci sono l’ambiente (per scongiurare perforazioni di ricerca petrolifera, per il monitoraggio severo degli inceneritori, dell’eolico selvaggio e delle discariche autorizzate e per la rimozione delle abusive ecc.), la restituzione del Tribunale a Melfi, il Turismo (per il conferimento, in autonomia gestionale, di ruolo progettuale ed operativo all’Ente Parco, per la valorizzazione delle numerose e importanti risorse naturali, storico-archeologico, culturali ed enogastronomiche), l’agricoltura e le infrastrutture (per la priorità immediata al raddoppio della Potenza Candela).

Come vede, Signor Governatore, un lavoro ambizioso fatto di critica, quando occorre, ma soprattutto di proposta, realizzata con l’informazione obiettiva, e il confronto per stimolare una presa di coscienza dei cittadini affinché la zona non possa e non debba essere più considerata da nessuno solo bacino di voti per poi essere relegata a “Cenerentola” della Basilicata.

Però, dalla Sanità l’impegno del ‘GRUPPO’ deve ripartire per partecipare a Lei, signor Governatore, e alla Sua Giunta, il resoconto delle attività già svolte, delle sue battaglie vinte e delle tante per le quali attende ancora risposte. E, per ripartire col piede giusto,  non può non illustrarLe, tutto il lavoro, di denuncia e di proposte, fatto (sostenuto da tutta la stampa regionale, che lo ha sempre seguito e ha puntualmente  informato i suoi lettori), delle assemblee cui ha seguito presso l’auditorium dell’IRCCS CROB, dei consigli comunali aperti di Rionero in Vulture, Melfi e Venosa ai quali ha partecipato sempre attivamente con prese di posizioni chiare, sempre concentrate sul merito delle questioni e mai sulla politica “tout court”.

Non si può non parteciparle del Convegno organizzato, nel novembre scorso, a Rionero in Vulture, che ha avuto, appunto, per tema ‘LA SANITA’ NEL NORD EST DELLA BASILICATA’.

Un convegno cui hanno presenziato e contribuito tutte le civiche amministrazioni della zona, che ha registrato una importantissima partecipazione di cittadini dell’intero “interland” ma, che ha visto brillare, per l’assenza, l’intera Giunta e tutti i Consiglieri eccezion fatta per l’allora Presidente del Consiglio Ing. Vito Santarsiero.

Le conclusioni di quel convegno, che furono partecipate al Ministro della Sanità, con qualche risultato positivo, alla Giunta Regionale e ai sindaci tutti, il ‘GRUPPO’ si premurerà di far giungere anche a Lei con la speranza che possano essere oggetto di adeguata valutazione nella elaborazione del Suo programma di lavoro che noi speriamo contenga da subito in maniera chiara le risposte a due questioni:

  • Affermato che l’IRCCS CROB è partner, a pieno titolo, insieme all’Istituto dei Tumori “Pascale” di Napoli e all’Istituto dei tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, nel Progetto AMORE teso a realizzare una ambiziosa Rete Oncologica Meridionale di eccellenza che competi con quelle già consolidate del Centro e del Nord del nostro Paese, dirà, nel suo programma, signor Governatore  se insieme alla Sua Giunta delibererà perché ‘nei fatti’ l’IRCCS CROB assuma, finalmente e  in autonomia, il ruolo di ‘reale’ Coordinamento Regionale, previsto dalla legge regionale istitutiva, (sempre confermato e mai permesso nei fatti) conferendogli il riconoscimento di ‘Hub’ della medicina Oncologica  che sarà offerta in Basilicata anche con la creazione della Rete Oncologica Regionale  (nelle altre regioni ‘le reti’ oncologiche funzionano da tempo con eccellenti risultati qualitativi, organizzativi e di economicità) e dismettendo una volta e per sempre le illogiche e costose duplicazioni di servizio (a fronte delle limitate esigenze della regione) che creando una insana, inutile e sleale concorrenza fra i presìdi  comportano solo un mega spreco di risorse per appagare l’ingordigia delle lobbies, segrete e non, della nostra terra?  Si realizzerà, finalmente, l’Oncologia lucana con una sola testa e con essa protocolli unici e condivisi in diagnosi e cure, un unico archivio di dati e una ‘Ricerca’ di altissimo profilo?
  • Sarà detto ai cittadini della zona, Signor Governatore, se il suo programma prevederà, insieme ad una rapida elaborazione di un Piano Sanitario che risponda alle esigenze del territorio (mai più all’occupazione di caselle per “il potere”), la restituzione dell’autonomia, quale Presidio di Base, all’Ospedale ‘San Giovanni di Dio’ in Melfi, che insieme al coordinamento di quelli di Pescopagano e di Venosa possa essere completamento del servizio agli ammalati oncologici, dimessi dal CROB, che necessitano di ulteriori cure? O se si proseguirà assecondando la politica fagocitatrice dell’AOR (e dei ‘baroni’ del capoluogo) che, non risolvendo i problemi dei territori periferici, finisce solo per appesantire e livellare in basso anche le prestazioni della’Azienda Regionale che, salvo pochi casi, non si ripiega più sulla ricerca della qualità del servizio favorendo, nei fatti, la migrazione sanitaria passiva con i conseguenti effetti economici catastrofici?
  • Si rivisiterà e si riorganizzerà il Servizio 118 che, nella sua attuale formulazione, ha già creato gravi disagi e problemi, all’utenza della zona e agli stessi operatori, anche per le estreme difficoltà dei collegamenti, vetusti nella maggior parte dei casi ed eternamente in manutenzione negli altri?

Queste cose che erano chieste, con forza, ripetutamente, senza ascolto, alla Giunta passata, saranno chieste con insistenza alla Sua, nella convinzione che anche nella nostra piccola Regione possano assumersi decisioni che volino alto.

Questa lettera, Signor Governatore, scritta a lei e per il Suo tramite alla Sua costituenda Giunta, è un appello ad essere sentiti e possibilmente ascoltati su questi e su altri temi che Le saranno sottoposti, con la garanzia che, così come è stato nel passato, l’operato del ‘GRUPPO’ non sarà mai ispirato a faziosità ma soltanto a spirito di servizio e di supporto alle istituzioni attraverso un’azione di corretta informazione ai cittadini del Vulture – Melfese – Alto Bradano e, dove dovesse occorrere, di stimolo alla mobilitazione a tutela di sacrosanti diritti.

Signor Governatore, il ‘GRUPPO DI ATTENZIONE VULTURE-MELFESE-ALTO BRADANO’ Le augura buon lavoro e La saluta cordialmente”.

Cosa ne pensate?