Rionero: per l’Amministrazione “non è possibile che una incomprensibile forma di rivalsa sportiva trasformi la vita di tante famiglie in un calvario”!

Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’Amministrazione comunale di Rionero:

“La tragedia che si è consumata domenica scorsa deve indurre ad una riflessione sui valori di una comunità ma, soprattutto, sul bene più prezioso: la vita di un essere umano.

È possibile che per il fanatismo sportivo degenerato in una assurda forma di violenza due genitori perdano il proprio figlio? NO, non è possibile!

È possibile che una incomprensibile forma di rivalsa sportiva tra campanili trasformi la vita normale e serena di tante famiglie in un calvario? NO, non è possibile!

Se tanti ragazzi che presi singolarmente si comportano in un modo e che in gruppo si sono resi attori, complici o semplici spettatori di un atto gravissimo, dobbiamo prendere coscienza che c’è una perdita di valori, un’emergenza sociale che va affrontata in maniera congiunta anche con le società sportive.

Sarà la magistratura, verso la quale esprimiamo piena fiducia, a far luce sull’accaduto.

Abbiamo il dovere di interrogarci sulle cause sociali ed intraprendere tutte le azioni possibili per trovare le soluzioni senza trascurare che il problema non è strettamente locale ma interessa un territorio più ampio, considerato lo stato di smarrimento in cui versa la società odierna.

Come amministrazione abbiamo chiesto alla società sportiva di accogliere l’invito di S.E. il Prefetto a ritirare la squadra dal campionato pur essendo consapevoli del grande sforzo compiuto dalla dirigenza in questi anni.

Il ritiro della squadra dal campionato non è una resa alla violenza, ma un gesto di grande responsabilità sociale finalizzato al recupero dei principali valori dello sport.

Ribadiamo con forza la nostra più ferma condanna per la recrudescenza drammatica di atti di violenza in occasione di competizioni sportive e faremo tutto quanto è in nostro potere per impedire il ripetersi di degenerazioni che infangano i valori dello sport o offendono la coscienza civile delle nostre comunità.

Tutti dobbiamo contribuire a creare azioni positive, a non esasperare il clima di avvicinamento alle partite.

Bisogna sviluppare il senso della cultura sportiva, dell’esaltazione della bellezza del gioco e dello stare insieme in armonia.

Alla famiglia di Fabio, uomo altruista, sensibile, amico e disponibile con tutti, esprimiamo il più sentito cordoglio.

A tutte le famiglie coinvolte esprimiamo vicinanza e solidarietà”.