OSPEDALE DI MELFI, QUALE FUTURO? ECCO COSA SI È DETTO POCO FA IN CONSIGLIO COMUNALE

Oggi pomeriggio presso l’aula consiliare del comune di Melfi si è tenuta una importante audizione sul destino dell’ospedale cittadino.

Presenti i vertici dell’Asp, la commissione sanità presieduta dal consigliere Flammia, oltre all’amministrazione comunale e ai consiglieri di maggioranza e minoranza.

In apertura il Sindaco Valvano ha dichiarato:

Ci siamo incontrati qui ad Ottobre con i vertici dell’Asp e il presidente Pittella in un momento in cui la riforma sanitaria era in piena discussione. C’era preoccupazione, quesiti a cui rispondere. A Dicembre la riforma è stata approvata, risultato: nessun ospedale chiuso, incluso quello di Melfi.

È subentrato poi un secondo problema di riorganizzazione della struttura. Tutti vogliamo conoscere come si sta procedendo, le trasformazioni in atto, il destino di chi lavora all’interno dell’ospedale”.

Rocco Maglietta, commissario del San Carlo di Potenza, ha quindi preso la parola:

“Innanzitutto chiarisco: l’ospedale di Melfi non verrà chiuso il 1° Giugno. Abbiamo incontrato i dirigenti della struttura e stiamo cercando di risolvere i problemi. Bisogna risolvere la questione dei locali. Ma stiamo procedendo anche per il ripristino delle attività ambulatoriali. Ad esempio il 1° Aprile prenderà servizio la nuova pediatra.

In base al numero di abitanti la nostra regione dovrebbe avere al massimo un ospedale. Noi, per evitare questa situazione, stiamo cercando di trovare una nuova soluzione. Creare cioè una rete strutturale che copra l’intera regione”.

La consigliera Angela Bisogno ha quindi chiesto:

“Se l’ospedale verrà ridimensionato, verrà meno l’interesse da parte del personale sanitario di lavorare nella struttura perché non ha possibilità di crescere professionalmente. E cosa troveranno i cittadini? Inoltre chiedo al direttore Bochicchio e al dottore Maglietta: nell’ultimo semestre qual è stata la spesa sanitaria regionale?”.

Ha risposto quindi il direttore dell’Asp Bochicchio:

“È un dato che viene trasmesso dopo due anni dal Ministero della Salute, non possiamo conoscerlo al momento. Per quanto riguarda il servizio di psichiatria, che sta suscitando non poche preoccupazioni, non si chiude l’Spdc ma la degenza ordinaria. Resta il day hospital. C’è da dire che è in corso una battaglia culturale affinché queste persone non siano mai più relegate in un reparto ma vengano trattate nel territorio.

Inoltre, non è vero che verrà ridimensionato ma potenziato, secondo nuove forme di organizzazione tra struttura centrale e presidio ospedaliero, come appunto quello di Melfi”.

Il consigliere Destino ha chiesto:

“I tempi per il reparto di ginecologia e ostetricia si possono conoscere? E poi sarà possibile richiedere l’interruzione di gravidanza?”

Secondo i vertici il reparto dovrebbe essere completato entro il 30 Giugno 2017, mentre per quanto riguarda l’interruzione di gravidanza è un servizio al momento non previsto.

In tutti i presidi stanno per entrare in operatività 13 anestesisti e 11 medici di pronto soccorso.

Verrà implementato il servizio di otorino anche in chirurgia.

Verrà trasferita a Melfi la dialisi, presumibilmente entro la primavera 2018.

Un altro intervento previsto è l’adeguamento del campo sportivo di Melfi per il volo notturno, bisogna attendere le autorizzazioni per la costruzione della torre di controllo.

È stata acquistata inoltre la risonanza magnetica ma non si avevano i fondi per l’adeguamento nell’aula ospitante ma anche si sta procedendo a ritmo spedito.

Per quanto riguarda la fisioterapia appartiene ad una pertinenza territoriale, come l’Spdc e la dialisi, ma non è un servizio destinato ad essere soppresso.

Il sindaco ha quindi concluso:

“È nell’interesse di tutti che la struttura resti credibile e affidabile. Noi vigileremo, presteremo sempre attenzione nel benessere di tutti i cittadini”.