MELFI, I LAVORATORI DI EX FENICE PRONTI ALLO SCIOPERO: “RISCHIAMO DI PERDERE IL LAVORO!”

Il segretario provinciale dell’Ugl metalmeccanici di Potenza, Giuseppe Palumbo, ha rilasciato un comunicato, che pubblichiamo, riguardante la situazione che stanno vivendo i lavoratori dell’azienda “Rendina” (ex Fenice) di Melfi.

“Nel mese di Ottobre presso l’azienda Rendina ambiente fu prorogato per altri 6 mesi il Contratto di Solidarietà per 46 lavoratori e contestualmente l’azienda si impegnò, nei confronti del sindacato, di rimettere in campo tutte le azioni per la salvaguardia dei posti di lavoro. A distanza di due mesi, oggi riteniamo di essersi dimostrata tutto una farsa, le uniche azioni visibili sono esclusivamente unilaterali che non portano beneficio a nessuno: si avvicina la scadenza del C.d.S., non c’è nessun piano industriale affidabile messo in campo da parte dell’azienda e siamo fortemente preoccupati.

Quanto sta accadendo induce il sindacato e i lavoratori in uno stato di agitazione condito da un clima pesante poiché i dipendenti sono preoccupati da un eventuale rischio licenziamento. Nonostante da parte di tutti i lavoratori c’è stata la disponibilità a sacrificare anche parte del loro salario con l’Ugl che aveva scommesso su un percorso costruttivo e leale per la salvaguardia dell’occupazione e del sito di Melfi, oggi ci rendiamo conto che non c’è volontà di trovare soluzioni diverse che portino beneficio al territorio bensì solo ostacoli da parte delle istituzioni e dell’azienda.

La nostra organizzazione sindacale, a fronte di ciò, metterà in campo tutte le azioni per portare ad un clima rassicurante, invitando sin d’ora la Regione Basilicata a farsi carico delle problematiche e ad assumersi la responsabilità della salvaguardia dei livelli occupazionali del sito di Melfi.

Chiediamo inoltre all’azienda Rendina Ambiente di mettere in campo quanto prima un piano industriale serio e credibile da portare in discussione a un tavolo di trattativa imminente ed urgente. Se su quanto dall’Ugl denunciato non si avranno segnali, saremo pronti a mettere in campo in modo pacifico azioni di protesta affinché si salvaguardino tutti i 46 posti di lavoro, senza far sconti a nessuno”.