MELFI FCA: CHIESTI “TURNI E ORARI DI LAVORO MIGLIORI ALTRIMENTI SCIOPERO”

L’Unione Sindacale di Base di stabilimento ricorda a tutti i lavoratori della Fca di Melfi che:

“Lo sciopero del sabato, primo e secondo turno per tutto il 2018, indetto dalla nostra O. S. interessa tutta la forza lavoro presente in fabbrica, in particolar modo il personale impegnato alla produzione della Grande Punto, che in quel giorno è chiamato a straordinario.

L’uomo ha diritto a lavorare dignitosamente, ciò significa non essere considerato come un componente meccanico della catena di montaggio, da accendere o spegnere in funzione della richiesta di mercato.

In questa fase storica per il modello Punto, destinato tra pochi mesi a fermarsi per sempre, è ancora meno giustificabile quanto sta accadendo in fabbrica.

Siamo passati dall’annunciata dismissione della linea Punto alla cassa integrazione per strutturali cali di vendite all’aumento di trenta vetture a turno e straordinario il sabato.

Un andamento anomalo che ci fa dubitare sulla vera natura di certe operazioni.

Se la Punto ha ripreso, miracolosamente, ad interessare la clientela allora sarebbe il caso di spalmare gli ordini in un periodo più lungo e non correre dietro la produzione con gli straordinari e i carichi di lavoro, probabilmente fino ad agosto per poi spegnere le macchine e tutti a casa in attesa di un eventuale nuovo modello.

Siamo contrari agli straordinari che anticipano la chiusura degli impianti e agli straordinari che sottraggono lavoro a chi un lavoro non ce l’ha, siamo contrari agli aumenti di produzione giornalieri che pesano tantissimo sulla schiena dei lavoratori, così come siamo contrari alla cassa integrazione a spese di tutti per accontentare la ricchezza di pochi.

Siamo a favore di un lavoro meglio distribuito, di turni e orari di lavoro migliori degli attuali, siamo a favore del sabato e domenica di riposo, ad una vita sociale serena, ad uno stipendio dignitoso, ad un età pensionabile molto più bassa dell’attuale.

Se per ottenere ciò che merita qualsiasi persona dovremmo continuare a proclamare scioperi, allora continueremo a proclamare scioperi”.