Lavello aderisce al Manifesto della comunicazione non ostile: “Non si accettano insulti, le persone si devono rispettare”! Ecco il progetto

Ridefinire lo stile con cui si sta sul web e responsabilizzare gli utenti a scegliere con cura le parole, partendo dal presupposto che in particolare i social network pur essendo luoghi virtuali, non sono un porto franco, ma il centro in cui si incontrano persone reali”.

Con queste parole inizia il MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE al quale ha aderito il Comune di Lavello con la delibera di Giunta Municipale n.148 del 16/12/2019.

Ha detto il Sindaco di Lavello, Sabino Altobello:

“È la prima tappa di un percorso che prevede la realizzazione di un progetto educativo da realizzare in collaborazione con le Scuole della nostra Città  ‘In rete con i ragazzi – una guida all’educazione digitale’, promosso da ANCI, Società Italiana di PEDIATRIA, POLIZIA POSTALE, GOOGLE e UNICREDIT Foundation”.

Questi sono i 10 principi del manifesto della comunicazione non ostile:

  • VIRTUALE È REALE – Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona
  • SI È CIÒ CHE SI COMUNICA – Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano
  • LE PAROLE DANNO FORMA AL PENSIERO Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso
  • PRIMA DI PARLARE BISOGNA ASCOLTARE – Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà ed apertura
  • LE PAROLE SONO UN PONTE – Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri
  • LE PAROLE HANNO CONSEGUENZE – So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi
  • CONDIVIDERE È UNA RESPONSABILITÀ – Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi
  • LE IDEE SI POSSONO DISCUTERE. LE PERSONE SI DEVONO SI DEVONO RISPETTARE – Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare
  • GLI INSULTI NON SONO ARGOMENTI – Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi
  • ANCHE IL SILENZIO COMUNICA – Quando la scelta migliore è tacere, taccio.