GINESTRA SI È TRASFORMATA IN UN GRANDE TEATRO ALL’APERTO GRAZIE ALLO SPETTACOLO DI UNA COMPAGNIA DI VENOSA

Il centro storico di Ginestra si è trasformato in un grande teatro grazie all’evento “Teatro sociale e connotazione antropologica in un’altra magica atmosfera di luoghi che sono pieni di memoria”, organizzato dall’associazione culturale “Bottega teatrale di San Domenico” di Venosa, insieme all’Associazione Anti-Stigma Alda Merini.

Tre sono state le commedie portate in scena Sabato 24 Settembre in Largo San Nicola: “La Monaca Visionaria” di Cinzia Giorgio; “La Maciara” di Mariella Soldo; “Scarpe d’angelo” di Mariantonietta Dicorato, per la regia di Mariella Soldo.

Davvero numeroso il pubblico, presenti anche i Sindaci di Ginestra Pompa e di Ripacandida, Pace, l’amministratore della parrocchia Padre Cesare e molti provenienti dalla cittadina oraziana.

Gli attori che si sono esibiti sono tutti di Venosa: Genny Albergo, Mattia Craca, Lara Daloiso, Antonella Dicorato, Angela Divietri, Alina Fantini, Rebecca V. Gammone, Teresa Giambersio, Federico Lombardi, Dora Pellegrino, Arianna Pescuma, Rosa Pugliese, Flavia Romano, Antonio Ruggiero, Antonietta Russo, Filomena Sanua, Carmela Sinisi, Angelica Troilo, Michele Zaccagnino,

E l’attore Michele Zaccagnino ha voluto esprimere il suo parere sulla manifestazione:

“La piccola Ginestra (Zhura in albanese) è uno dei paesi geograficamente più piccoli della Basilicata ed ho  scoperto che qui e nei comuni limitrofi sorge una comunità arbëreschë emigrata dall’Albania. Quando cammini per strada ci sono vie scritte in italiano e in albanese, trovo così meraviglioso come due culture possano coesistere insieme senza pestarsi i piedi. Ginestra è l’esempio perfetto di una società multiculturale”.