ATTENZIONE! ATTI DI DOLORE TRA GLI ADOLESCENTI FINO AL SUICIDIO: QUESTO IL NUOVO GIOCO CHE IMPAZZA SUL WEB. ANCHE IN BASILICATA…

Sarebbero sei i ragazzini, tutti tra gli undici e i dodici anni, che sono tenuti sotto osservazione dalla Polizia Postale perché potrebbero aver avuto contatti con il fenomeno Blue Whale Challenge.

La  Blue Whale Challenge è “un nuovo gioco multimediale”, una discussa pratica (che sembrerebbe provenire dalla Russia) proposta come una sfida in cui un così detto “curatore” manipola la volontà e suggestiona i ragazzi sino ad indurli, attraverso una serie di 50 azioni, al suicidio.

Il Blue Whale è una pratica che può suggestionare i ragazzi ed indurli progressivamente a compiere atti di autolesionismo, azioni pericolose (sporgersi da palazzi, cornicioni, finestre etc) sino ad arrivare al suicidio.

Questa suggestione può essere operata dalla volontà di un adulto che aggancia via web e induce la vittima ad eseguire (in maniera progressiva) 50 prove pericolose.

Gli adolescenti che decidono di cimentarsi in queste prove pericolose si confrontano tra loro all’interno di gruppi whatsapp o sui social.

Purtroppo tale fenomeno stà interessando anche la nostra regione e la Questura di Matera, in maniera preventiva, ha deciso di spiegare questo fenomeno agli adolescenti che sono il bersaglio prescelto di questa trappola mortale.

Se ne è parlato presso la Scuola Media Statale Torraca di Matera e come ha spiegato Luisa Fasano, responsabile della comunicazione della Polizia di Stato:

“I ragazzini alle soglie dell’adolescenza possono essere affascinati da queste forme di autolesionismo ed emulano atti di dolore per mettersi al centro dell’attenzione.

Devono capire che nulla può essere definito un gioco se porta al dolore.

Al momento non abbiamo casi conclamati di adesione al gioco, ma stiamo facendo gli approfondimenti dovuti per capire se ci sono ragazzini che possono aver avuto un contatto di adesione al macabro fenomeno della Blue Whale”.

Indispensabile il dialogo e la formazione sui temi della sicurezza, importante che anche i docenti e coloro che lavorano a stretto contatto con gli adolescenti leggano con attenzione i consigli della Polizia Postale.

Ecco perché sono stati stilati dei veri e propri “consigli pratici” da parte delle Forze dell’Ordine.

AGLI ADULTI:

  • Aumentate il dialogo sui temi della sicurezza in rete: parlate con i ragazzi di quello che i media dicono e cercate di far esprimere loro un’opinione su questo fenomeno;
  • Prestate attenzione a cambiamenti repentini di rendimento scolastico, socializzazione, ritmo sonno veglia: alcuni passi prevedono di autoinfliggersi ferite, di svegliarsi alle 4,20 del mattino per vedere video horror, ascoltare musica triste.
  • Se avete il sospetto che vostro figlio frequenti spazi web sulla Balena Blu-Blue Whale parlatene senza esprimere giudizi, senza drammatizzare né sminuire: può capitare che quello che agli adulti sembra “roba da ragazzi” per i ragazzi sia determinante;
  • Se vostro figlio/a vi racconta che c’è un compagno/a che partecipa alla sfida Balena Blue-Blue-Whale, non esitate a comunicarlo ai genitori del ragazzo se avete un rapporto confidenziale, o alla scuola se non conoscete la famiglia; se non siete in grado di identificare con certezza il ragazzo/a in pericolo recatevi presso un ufficio di Polizia o segnalate i fatti a www.commissariatodips.it.

AI RAGAZZI:

  • Nessuna sfida con uno sconosciuto può mettere in discussione il valore della tua vita: segnala chi cerca di indurti a farti del male, a compiere autolesionismo, ad uccidere animali, a rinunciare alla vita su  www.commissariatodips.it.
  • Ricorda che anche se ti sei lasciato convincere a compiere alcuni passi della pratica Blue Whale non sei obbligato a proseguire: parlane con qualcuno, chiedi aiuto, chi ti chiede ulteriori prove cerca solo di dimostrare che ha potere su di te;
  • Se conosci un coetaneo che dice di essere una balena Blu-blue whale parlane con un adulto: potrebbe essere vittima di una manipolazione psicologica e il tuo aiuto potrebbe farlo uscire dalla solitudine e dalla sofferenza;
  • Se qualcuno ti ha detto di essere un “curatore” per la sfida Blue Whales-Balena Blu sappi che potrebbe averlo proposto ad altri bambini e ragazzi: parlane con qualcuno di cui ti fidi e segnala subito chi cerca di manipolare e indurre dolore e sofferenza ai più piccoli a  www.commissariatodips.it;
  • Se sei stato aggiunto a gruppi whatsapp, Facebook, Istagram, Twitter o altri social che parlano delle azioni della Balena Blu-Blue Whale parlane con i tuoi genitori o segnalalo subito su www.commissariatodips.it.

Ci auguriamo che anche i ragazzi lucani capiscano che questi “giochi” non sono prove di forza per dimostrare la grandezza dei partecipanti, ma solo atti di dolore che portano al triste epilogo della morte.

Ragazzi usate il cervello e non buttate così la vostra vita.