EX FENICE DI MELFI, IL TAR ACCOGLIE RICORSO DELLA SOCIETÀ: “NON CI SONO PROVE DI INQUINAMENTO DA PARTE DELL’INCENERITORE”

Per il Tar di Basilicata (Tribunale amministrativo regionale) l’inceneritore ex Fenice gestito da Rendina Ambiente di Melfi non inquina, almeno non a tal punto da giustificare un riesame dell’autorizzazione entro 30 giorni.

E bacchetta Regione e Comune.

Il Tribunale infatti ha accolto il  ricorso presentato dalla società contro la nota con cui la regione invitava a presentare entro 30 giorni una domanda di riesame con valenza di rinnovo dell’autorizzazione.

Il motivo è perché non ci sarebbero prove circa una presunta situazione di inquinamento provocato dalla società Rendina. Anche la motivazione che ha spinto la richiesta del riesame risulta, a parere del Tribunale, insufficiente.

Non è la prima volta che il Tar accoglie il ricorso dell’inceneritore: nel Marzo scorso ha annullato una serie di prescrizioni inserite nell’autorizzazione integrata ambientale per l’impianto dichiarandole illegittime e quindi accogliendo il ricorso della società.