Elezioni Regionali: “Il Psi non può stare nel Centrodestra”, la risposta di Valvano

Livio Valvano, segretario regionale del Psi lucano e attuale Sindaco di Melfi, risponde con un comunicato alle osservazioni della Portavoce del Psi, Maria Cristina Pisani, che ieri in una nota aveva invitato lo stesso a convocare gli organi regionali preposti per discutere della collocazione del Partito alle prossime elezioni regionali, aggiungendo che “il Psi non può stare nel Centrodestra”.

Queste le parole di Valvano:

“Non ci sono frizioni negli organi del partito regionale, né ci sono divergenze tra i socialisti di Basilicata e la segreteria nazionale.

All’esito di una direzione regionale tenutasi il 3 Agosto scorso, il partito ha deciso di non votare la legge elettorale regionale per le ragioni già espresse e di assumere una posizione politica di vera autonomia rispetto alla coalizione che governa la Regione.

La conseguenza di quanto deciso dalla direzione regionale si sostanzia nel portare a termine il mandato di governo con l’attuale centrosinistra e di aprire una profonda valutazione sul futuro a partire dai bisogni concreti della nostra Regione.

Per questo, con l’intera segreteria regionale, composta da 16 persone, stiamo incontrando i rappresentanti del mondo reale della Basilicata.

Al termine di questo viaggio, la segreteria regionale farà una proposta alla direzione regionale del Psi lucano che deciderà sulla prospettiva.

A Maria Pisani, che non ha alcun ruolo sul livello regionale, voglio far presente che mai alcuna decisione è stata presa in assenza di una piena condivisione degli organi preposti.

Cosi accadrà anche in futuro.

Il Psi lucano ha intenzione di partecipare da protagonista nei prossimi cinque anni.

Per farlo dobbiamo costruire una visione che va discussa ascoltando chi vive quotidianamente i problemi della Regione e tirare poi le somme in una conferenza programmatica che si terrà nel mese di Novembre, durante la quale metteremo a fuoco le priorità irrinunciabili, a partire dalle politiche sanitarie, dalla tutela dell’ambiente e dal lavoro.

Non è nostra intenzione quella di consegnare assegni in bianco a nessuno.

La partecipazione o meno a questa o quella coalizione sarà decisa alla fine, in coerenza con i valori socialisti, sulla base di una chiara convergenza programmatica, mutuando dall’esperienza e ricordando la grande storia del partito di Nenni, Saragat, Pertini e Craxi, capaci di anteporre il bene del Paese a schemi preconfezionati privi di significato.

Furono le esperienze di quelle coalizioni con la Democrazia Cristiana e non con il Partito Comunista a dare all’Italia le riforme più importanti come la scuola, la sanità gratuita per tutti, le pensioni, lo statuto dei lavoratori”.