Nel Vulture-Melfese, nasce una cantina per integrare ragazzi disabili! Al TG2 il racconto di una storia che fa bene al mondo del vino e non solo

“Agricola Le Nuvole” è un’azienda vitivinicola nell’areale del Vulture, che coltiva (in conduzione biologica) vitigni autoctoni (Aglianico del Vulture, Malvasia, Moscato di Rapolla) e produce vini artigianali.

L’azienda è il primo progetto dell’iniziativa “Piccole Ali”, un progetto della Fondazione Bagnale Onlus e dell’A.I.A.S. Melfi-Matera per l’inserimento lavorativo, l’inclusione sociale e la vita indipendente di persone provenienti dalle aree del disagio e dell’emarginazione sociale, portato avanti da Giulio Bagnale e Alessandro Bocchetti, esperti del settore enogastronomico.

Una storia, dunque, che rende il nostro territorio fonte di felicità e inclusione e che fa bene al cuore all’anima.

Una storia che ha valicato i confini regionali ed è arrivata ai media nazionali.

Rocco Tolfa del Tg2, infatti, ha intervistato Alessandro Bocchetti.

Le sue parole sono state accompagnate da alcune immagini video a dir poco eloquenti, che mostrano perfetti professionisti del mestiere, la cui disabilità non rappresenta un ostacolo al raggiungimento di risultati più che soddisfacenti.

Questa la dichiarazione di Bocchetti:

“L’idea nasce dall’incontro con Giulio Bagnale.

Con l’aiuto fattivo dell’A.I.A.S. Melfi e della fondazione Ferdinando Bagnale, siamo partiti con questa azienda agricola.

L’idea è quella di fare del vino dal lavoro di disabili che collaborano insieme a ragazzi normodotati.

Il nostro cantiniere è proprio un ragazzo disabile, il quale, dunque, ha un ruolo di grande responsabilità.

Il lavoro, sia agricolo sia di cantina, fa molto bene ai ragazzi, sia perché dà loro un obiettivo di vita, li aiuta nell’integrazione e aumenta le loro competenze, sia perché la tipologia di lavoro di vigna e cantina, con i suoi schemi ordinati e precisi, è molto adatta alla riabilitazione.

Alla domanda “Qual è il più bel complimento che vi hanno fatto?”, la risposta di Alessandro Bocchetti è stata:

“Che gran vino fate, scordandosi da chi è fatto, come è fatto e perché è fatto”.

Non serve aggiungere altro per avvalorare la tesi secondo cui coinvolgere le persone disabili nelle attività lavorative sia sicuramente fruttuoso per il proprio rendiconto emotivo e la propria crescita, sia personale che professionale.

Di seguito alcune immagini del servizio andato in onda.