OSPEDALE DI MELFI: ALL’INDOMANI DEL CONSIGLIO COMUNALE QUESTA È LA POSIZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO

Riportiamo di seguito il comunicato ufficiale del Partito Democratico – Sezione di Melfi, all’indomani del consiglio comunale nel quale si è discusso della riforma sanitaria regionale e del destino che affronterà l’Ospedale di Melfi.

“Il Consiglio comunale aperto, tenutosi il 26 Ottobre, è stato una buona occasione per fare un passo in avanti, sia sul tema specifico dell’ospedale San Giovanni di Dio, sia sulle questioni più generali del riordino del sistema sanitario regionale.

Confrontarsi con le comunità rappresenta certamente una buona occasione per chiarire le questioni di merito e le reali esigenze di un territorio per meglio comprendere quali scelte fare. Il gruppo Consiliare del Partito Democratico, sul futuro dell’ospedale di Melfi, esprime soddisfazione per le dichiarazioni del Presidente Pittella che fugando molti dubbi ha dichiarato che la struttura manterrà le sue funzioni e i suoi servizi.

Chiaramente si dovrà conoscere nel dettaglio cosa significa questo e come concretamente si realizzerà. L’ordine del giorno finale, votato all’unanimità, tra le altre cose, rappresenta la testimonianza che l’intero Consiglio, espressione dell’intera comunità Melfitana, è interessato al potenziamento ed al rilancio di una struttura vitale per l’intera area del Vulture-Melfese e per la Basilicata tutta.

Il Gruppo consiliare, per parte sua, continuerà a lavorare per mettere in campo ogni iniziativa utile, affinché l’ospedale San Giovanni di Dio continui ad erogare suoi servizi nel miglior modo possibile, per garantire la tenuta sociale e lo sviluppo socio-economico del territorio stesso.

Sulla legge di riordino del sistema sanitario regionale, giudichiamo importanti le dichiarazioni e le aperture ad eventuali altre proposte che dovessero arrivare anche perché, come dichiarato, quella in campo è una proposta di Riordino e non di Riforma.

Immaginiamo una proposta che dovrebbe applicarsi sull’intero territorio Regionale in ugual modo e non fare distinzioni. Una riforma che abbia una logica e una visione di insieme per un obiettivo comune. Non sarebbe credibile infatti razionalizzare ed avere strutture che poi concretamente non riescono a rispondere alle esigenze del territorio e ad offrire servizi adeguati.

Per tali ragioni abbiamo dato la piena disponibilità al Presidente Pittella a trovare insieme, ognuno per parte propria, una strada percorribile ad una Riforma Regionale che sappia tenere insieme i territori e garantire le specificità. La strada sarà dura ma solo attraverso il confronto sarà possibile uscirne”.