LA NOSTRA PROVINCIA HA PERSO OLTRE 3MILA STUDENTI. QUESTA LA SITUAZIONE TRA PLURICLASSI E…

Il presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, ha fatto sapere che il Consiglio Regionale del Capoluogo lucano ha approvato unanimamente il Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche per il triennio 2018-2021, sulla base delle direttive approvate dalla Giunta regionale lo scorso 15 Settembre.

Nella nota si legge:

“Frutto di un’ampia e capillare consultazione con sindaci, amministratori locali, dirigenti scolastici, docenti e parti sociali, avviatasi lo scorso 24 ottobre e proseguita senza soluzione di
continuità fino alla giornata di ieri (27 dicembre) in cui si è tenuta la conferenza provinciale, la proposta è partita dall’analisi dell’andamento della popolazione studentesca e dalla fotografia attuale della rete scolastica presente in provincia di Potenza.

Nel periodo 2015 -2017 si è registrato un decremento della popolazione scolastica di 3092 studenti.

Decremento destinato ad aumentare in tutti gli ambiti territoriali nei prossimi 4 anni.

Per quanto attiene, invece, alla composizione della rete scolastica, essa è caratterizzata dalla presenza di 85 istituti autonomi, dall’assenza della scuola primaria in 6 comuni e della scuola secondaria di primo grado in 14 comuni.

Vi sono, inoltre, 13 istituti comprensivi ed istituti di secondo grado sottodimensionati, ovvero sotto la soglia dei 400 iscritti, 25 dirigenti reggenti, 81 pluriclassi nella scuola primaria e 18 nella scuola secondaria di primo grado.

Tenendo conto della natura del territorio, costituito essenzialmente da comuni montani, e della scarsa densità abitativa di molti centri, la proposta ha inteso dimensionare gli istituti sotto soglia, rafforzando, ove possibile, quelli prossimi al sottodimensionamento, e riorganizzare gli indirizzi degli istituti superiori di secondo grado, considerando la domanda crescente verso i Licei, il decremento degli Istituti tecnici ed il necessario potenziamento dei Professionali e dei Poli tecnico professionali.

Ulteriore elemento di novità è rappresentato dal rafforzamento dei Centri aggregatori per favorire una stabile programmazione dell’offerta formativa ed organizzativa rispetto mall’ambito di riferimento dell’Istituto scolastico.

Sulla scorta di questi obiettivi il piano proposto prevede 75 istituti scolastici rispetto agli 85 attuali: vengono confermati i tre istituti omnicomprensivi; gli istituti comprensivi dimensionati passano da 50 a 44, mentre gli istituti d’istruzione superiore dimensionati passano da 31 a 27.

Vengono poi incrementati i percorsi d’istruzione per adulti del Cpia nei tre ambiti territoriali.

Il piano prova a conciliare le esigenze territoriali, specialmente quelle dei territori orograficamente complessi, caratterizzati da forte spopolamento ed isolamento, con la razionalizzazione della rete scolastica, per migliorare la qualità dell’offerta formativa e per rendere efficiente il sistema dei servizi scolastici”.