DOPO TANTISSIMI ANNI A MELFI TORNA IL CARNEVALE: “CI SARANNO EVENTI UNICI!” ECCO IL PROGRAMMA ANNUNCIATO IN CONFERENZA STAMPA

Questa mattina alle ore 11:00 presso la Sala Consiliare del Comune di Melfi si è tenuta la conferenza stampa che ha annunciato il Carnevale di Melfi.

Una festa che torna dopo tantissimi anni di assenza e il nome stesso della manifestazione “Dal Carnevale perduto alla Festa ritrovata” lascia intuire davvero tanto.

Un progetto pensato e coordinato da Giuseppe Genco, maestro cartapestaio di Putignano località celebre del Carnevale, che si pone l’ambizioso obiettivo di essere contemporaneo e allo stesso tempo tradizionale.

Tradizionale perché attento alle radici più profonde che legano tra loro i carnevali lucani, contemporaneo per l’approccio e il percorso di condivisione e attenzione alle realtà artistiche, culturali e sociali che segnano il territorio o i territori coinvolti.

A Melfi questo evento si realizzerà grazie all’amministrazione comunale e alla rete di scuole e associazioni, in particolare l’AIAS cittadina con i suoi operatori e i meravigliosi ragazzi ospiti, che hanno fatto propria questa sfida.

Un carnevale che vedrà apparire, alle prime ombre della sera, gruppi di maschere animalesche impegnate in una rumorosa invasione della città. Il “diverso o l’altro” che, come già detto, diviene parte della comunità e che, mediando tra simbologia e ritualità, porta alla luce il senso di questa nuova attenzione e iniziativa.

Un lavoro svolto insieme, ne sono testimonianza le immagini e i video che completano la mostra sui carnevali ma anche le tante testimonianze che diverranno sicuramente racconto, i cui semi la città saprà far germogliare anche nei prossimi anni.

Un carnevale con i suoi stupendi carri allegorici, disegnati dagli studenti del Liceo Artistico del Prof. Vincenzo Camardelli (responsabile per la rete delle scuole) e costruiti “In Melfy” dagli amici dell’AIAS con la collaborazione di giovani e meno giovani delle tante associazioni guidati dal Maestro Nicola Genco (artista e cartapestaio putignanese che ha reso realizzabili i bozzetti) con i suoi collaboratori. Anche la FCA di Melfi si è impegnata nel fornire del materiale utile alla costruzione dei carri.

Un carnevale che si ritrova in ciascuno di noi a cui hanno aderito i giovani dei due centri di richiedenti asilo che si sono messi in gioco realizzando un carro nel quale si sentono rappresentati e che palesa il loro desiderio di partecipare e condividere.

In apertura della conferenza stampa il sindaco Livio Valvano ha ringraziato tutti gli attori che si sono impegnati a 360 gradi nella realizzazione dell’evento, dalle scuole ai ragazzi immigrati, dall’amministrazione comunale a Giuseppe Genco e ha aggiunto, prima di passare la parola agli altri ospiti:

“Questo evento può e deve essere l’occasione per far crescere e promuovere la nostra Città anche in vista di Melfi 2018”.

L’assessore alla cultura Raffaele Nigro ha raccontato il retroscena di questo Carnevale grazie anche alla conoscenza personale che lui ha con il maestro Genco:

“Il coinvolgimento dei ragazzi e delle associazioni melfitane ha testimoniato che non si è trattato solo di un momento ludico ma anche produttivo. I nostri amici di Putignano hanno sempre avuto una predisposizione ad aprirsi al Mediterraneo. Melfi, seguendo questo esempio, può recuperare una tradizione già presente ma che è andata perduta. L’idea è stata di dare fisionomia ai fantasmi della cultura lucana, non solo melfitana o del Vulture. Tra queste lo scaricavascio, ossia le torri umane. Ancora, il grassiere, una figura che incuteva timore ai bambini, un ufficiale dell’esercito spagnolo che imponeva una tassa sul grasso poi demonizzato dalla cultura popolare. Ma tra le più vive nell’immaginario comune è sicuramente lo scazzamauriddë o monacello”.

In questa manifestazione la Puglia collabora attivamente grazie all’Università di Bari, al Teatro pubblico pugliese e alla Regione Puglia.

A rappresentare queste istituzioni il professore Paolo Ponzio che si è soffermato sulla funzione della maschera e sul significato di alterità:

“L’altro è espressione dei nostri desideri e delle nostre paura, è desiderio e repulsione. Superando la paura ci rendiamo conto del valore dell’accoglienza, del tesoro culturale che noi possiamo recuperare nell’incontro con l’altro”.

Ma l’anima artistica del Carnevale a Melfi è certamente il maestro cartapestaio di Putignano Giuseppe Genco che ha dichiarato:

“Abbiamo lavorato affinché non si trasformasse il tutto in una semplice sfilata di carri allegorici. Recuperando una memoria locale abbiamo voluto tentare qualcosa di completamente inedito, rispolverando le tradizionali figure popolari citate prima dall’assessore Nigro. I carri saranno quattro a cui si aggiunge il corteo delle maschere aperto a tutti”.

Ecco di seguito il programma:

Domenica 19 Febbraio dalle ore 17:00 spazio alla “Terribile Invasione” dei gruppi studenteschi di Melfi accompagnati dai musicisti della “Bandita Officina del Ritmo”.

Giovedì 23 Febbraio alle ore 10:00 nella Sala degli Stemmi del Palazzo Vescovile ci sarà la sessione di apertura sel Quinto convegno internazionale di studi “Il Carnevale e il Mediterraneo – Maschera e Alterità“, a cura del “Centro Internazionale di ricerca e studi su Carnevale, Maschera e Satira”, organizzato dal Teatro Pubblico Pugliese e dall’Università di Bari. Dopo l’apertura a Melfi il convegno proseguirà a Putignano.

Domenica 26 e Martedì 28 Febbraio dalle 17:00 alle 21:00 lungo le vie cittadine si svolgerà il “Gran Corteo” di carri, maschere e gruppi in costume. Martedì chiusura del Carnevale con sorpresa. Intorno ai carri anche i suonatori di campanacci di San Mauro Forte, l’associazione Torri Umane di Irsina, il gruppo “Suoni” dal Pollino e Pino Salomone, “I Chiagn’ & Folk” insieme ai suonatori di Ruoti, i danzatori della tradizione lucana e i gruppi mascherati di Melfi, Rapolla, Barile e Rionero. Alla sfilata potranno partecipare tutti ognuno con la sua maschera personale.

Per Melfi una scommessa che vuole assolutamente vincere!

(Di seguito le foto della locandina ufficiale e della conferenza stampa).