Basilicata, emergenza Coronavirus: “Evitare che gli ospedali vadano in tilt e non riescano a reggere l’onda d’urto”

In una nota, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello, sostiene:

“Incrementare la capacità di fare tamponi e test, anche rapidi, garantendo la comunicazione dell’esito degli stessi ai cittadini al massimo entro 24 ore dall’esecuzione;

rendere le scuole più sicure attraverso la rilevazione quotidiana della temperatura corporea di studenti e personale scolastico prima dell’inizio delle attività in presenza;

assicurare il rispetto delle disposizioni vigenti in tema di distanziamento e di capienza massima dei mezzi di trasporto pubblico;

attivare negli ospedali la totalità dei posti-letto nei reparti di terapia intensiva e sub intensiva previsti per la nostra regione Basilicata dai programmi attuativi delle disposizioni contenute nel Decreto Legge Rilancio;

potenziare le Unità Speciali di Continuità Assistenziale(USCA), assicurandone la presenza in numero corrispondente al rapporto tra le stesse e la popolazione residente, così come definito dal Decreto Legge Rilancio;

garantire alle farmacie una adeguata disponibilità di vaccini antinfluenzali per assicurare la più ampia copertura vaccinale della popolazione attiva, oltre che delle fasce protette;

emanare veri e propri bandi per individuare le strutture destinate ad ospitare i pazienti Covid-19 con sintomi lievi o che non hanno la possibilità di svolgere la quarantena a domicilio per problemi strutturali delle abitazioni o particolari situazioni familiari;

garantire percorsi di teleassistenza in favore dei malati non Covid, onde evitare il congestionamento degli ospedali.

Sono queste le cose che occorre fare presto e bene per fronteggiare l’emergenza Covid e che la nostra regione ha fatto solo in parte.

Il progressivo peggioramento della situazione epidemiologica derivante dall’epidemia da Covid-19, ci impone di non tergiversare nell’adozione di misure che appaiono essenziali per evitare che gli ospedali vadano in tilt e non riescano a reggere l’onda d’urto che, giova ricordarlo, è determinata non solo dalle esigenze di salute dei malati Covid, ma anche dalle necessità di cure espresse dai pazienti di quella che potremmo chiamare la sanità ordinaria o non Covid, come i pazienti oncologici o quelli affetti da patologie come ictus e infarto.

Valorizzare il ruolo delle USCA, non è solo l’adempimento dell’obbligo previsto dalla legge, ma rappresenta soprattutto il rafforzamento di quello che può essere considerato il primo anello della catena di contrasto agli effetti della pandemia, un anello che, se funziona e garantisce cure appropriate e tempestive al domicilio del paziente Covid, consente di decongestionare i pronto soccorso degli ospedali, l’obiettivo più importante da raggiungere in questo momento.

Di fronte a contagi e ricoveri che aumentano quotidianamente, non servono polemiche e rimpalli di responsabilità, che disorientano i cittadini e corrono il rischio di mandare in corto circuito un po’ tutti, ma condivisione di intenti e azioni concrete con cui attuare vere e proprie best practice in grado di far uscire al più presto la Basilicata dall’emergenza”.