Ancora ritardi sulla tratta Potenza-Foggia: pendolari stanchi e sempre più rassegnati. La denuncia

Pendolari ancora costretti a una vita di attese specialmente sulle tratte ferroviarie che interessano la provincia di Potenza le quali, a detta dei tanti che ogni giorno le percorrono, non accennano a migliorare.

A denunciare quanto accaduto è nuovamente un nostro lettore che ci aggiorna sulla situazione:

“Trenitalia colpisce magistralmente ancora sulla tratta ferroviaria Potenza-Foggia.

Mercoledì 25 Ottobre, solito treno, solita ora, solita location di pendolari pronti a cominciare un’altra giornata di studio, cura e lavoro e
solita fregatura!

Treno cancellato e sostituito con autobus con partenza alle 08:15 e arrivo a destinazione alle 9:30, con ben un’ora di ritardo sulla tabella di marcia.

Se continuiamo così, entro fine anno, abbiamo buone possibilità di poter accedere di gran merito al Guinnes Word Record 2023/2024 come “disservizio regionale d’élite a costanza sistematica, certificata e garantita!”.

L’intoppo di oggi?

Il solito e sempre originale malfunzionamento di un passaggio a livello lungo questa “lunghissima” tratta che in quanto a difficoltà di gestione non sfigura affatto di fonte alla mitica Transiberiana.

E allora impietosa e tagliente la solita domanda si impone prepotente tra i pensieri assonnati dei poveri malcapitati: ma la tecnologia, se così si può ancora chiamare, che c’è dietro questi servizi di trasporto è quella della Playmobil aggiornata ai mitici anni 80??

No, perché se dovesse essere così, qualcuno dovrebbe pur far presente agli interessati che il mondo per fortuna è andato avanti anche su questi sistemi di gestione e controllo e che tra Intelligenza Artificiale, umanoidi di pronta consegna e mille altre diavolerie che il Futuro ci sta consegnando oggi in nome di un progresso senza precedenti, diventa davvero difficile restare immobili a continuare a garantire un disservizio così gloriosamente invalidante che elude la più spinta delle regole catastrofici che di calcolo combinatorio!

E due parole sulla natura del “servizio sostitutivo” con autobus non le vogliamo dire?

Una tratta che si allunga di tanti Km in più fatta su strade dissestate, strette, vecchie e senza manutenzione che per far girare l’autobus in entrata ed uscita ad ogni punto di fermata necessitano di metà corpo dei vigili urbani di Potenza per la gestione della manovra, con le lancette del tempo che camminano inesorabilmente verso un ritardo sempre più cronico;

forse ai malcapitati pendolari sarà data prima o poi la possibilità di giustificare queste penose epopee con la richiesta di un “tempo sostitutivo” da fare per iscritto allo sportello customer care di Trenitalia?

Mah, non ne sono sicuro!!

Mi chiamo Saverio come mio nonno che nella sua vita non ha mai potuto prendere un treno;

e per fortuna mi verrebbe da dire, considerando quanto tempo e soldi ha evitato di sprecare dietro questo “imbuto cosmico” senza via di uscita;

ma io, nonostante tutto, voglio essere ottimista (il prossimo anno andremo alle elezioni o sbaglio?) ed invitare qualcuno che “conta” a lasciare la macchina in garage e ad organizzare la sua giornata facendo affidamento per gli spostamenti solo sul servizio ferroviario della nostra regione, che siano di lavoro, studio, cura o semplicemente di piacere, per arrivare a toccare realmente con mano questo annoso
disagio che impera lontano dai riflettori e magari capire una volta per tutte se è giunto il momento di fare finalmente gli Uomini o continuare ad rimanere Caporali”.

Con questa nuova speranza riaguro buon viaggio a tutti!”.