Nuovo bonus da 800 Euro: a chi spetta e come fare domanda

Il Bonus Iscro (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) viene in soccorso delle partite Iva che abbiano visto calare i loro introiti.

Si tratta di un contributo fino a 800 euro, erogato per 6 mesi senza accredito di contribuzione figurativa.

Il Bonus Iscro fa sapere quifinanza è una misura finanziata nell’ambito del Pnrr.

Prima di andare avanti, chiariamo subito che il Bonus Iscro non è cumulabile con pensioni, NASpI, Dis-Coll, Alas, indennità discontinuità lavoratori spettacolo, Assegno di inclusione e cariche politiche o elettive che prevedono, come compensi, indennità di funzione o altri emolumenti diversi dal gettone di presenza.

Il Bonus Iscro si rivolge ai lavoratori iscritti alla gestione separata che esercitano attività di lavoro autonomo come professione abituale.

L’indennità semestrale è erogata a partire dal giorno successivo alla data di invio della domanda.

Quando si ottiene il bonus, non è più possibile richiederlo nel biennio successivo.

L’importo è pari al 25%, su base semestrale, della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati nei due anni precedenti all’anno, a sua volta, precedente alla presentazione della domanda.

Quindi, come chiarisce l’Inps tramite il messaggio n. 1.858 del 12 giugno 2025, la domanda di indennità Iscro per l’anno 2025 può essere presentata da coloro che non hanno presentato l’istanza per l’anno 2024, così come da tutti quelli che, pur avendo presentato la domanda nelle precedenti annualità, non hanno avuto accesso alla prestazione perché la domanda gli è stata respinta o perché la prestazione gli è stata revocata fin dall’origine per una causa di incompatibilità.

Per quanto riguarda le cifre, facciamo un esempio per far capire come calcolare il 25% della media dei redditi: se il reddito dichiarato per il biennio 2021/2022 è pari, rispettivamente, a 6.000e e 5.000 euro, si deve

  • determinare la media del reddito (ovvero 5.500 euro);
  • dividere per due il risultato (ovvero 2.750 euro);
  • ricavare il 25% del risultato (ovvero 687,50 euro).

In generale, il Bonus Iscro non può essere inferiore a 250 euro e non può superare gli 800 euro.

Ma gli importi vengono ricalcolati da un anno all’altro in base all’indice Istat dei prezzi al consumo.

Nell’ambito della misura, viene considerato solo il reddito da attività lavorativa autonoma esposto nella dichiarazione dei redditi nel quadro Re, Rh o Lm, nel caso di:

  • attività professionale individuale;
  • partecipazione a studi associati;
  • soggetti in regime forfettario.

I redditi esclusi sono quelli da:

  • dipendente;
  • parasubordinato;
  • partecipazione a impresa.

Si ricorda che il Bonus Iscro concorre alla formazione del reddito. I beneficiari sono inoltre tenuti a partecipare a percorsi di aggiornamento professionale.

La domanda per il bonus va presentata esclusivamente online.

Nel 2025 la finestra temporale per richiedere il Bonus Iscro si apre il 16 giugno, per chiudersi entro il 31 ottobre.

La domanda va fatta sul sito dell’Inps, effettuando l’accesso al servizio con le proprie credenziali Spid, Cie, Cns, eIdas.

In alternativa è possibile:

  • chiamare il contact center Inps al numero 803164 da rete fissa (gratuito) oppure 06164164 da rete mobile (a pagamento in base al proprio piano tariffario);
  • rivolgendosi a Caf e patronati.

La pratica viene evasa in 30 giorni.