I SINDACI DEL VULTURE-MELFESE HANNO RESO OMAGGIO AL NUOVO VESCOVO CIRO FANELLI. IERI A MELFI…

L’arrivo del nuovo Vescovo Ciro Fanelli presso la Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa è stato accolto positivamente e con grande gioia anche dalle istituzioni.

Ieri pomeriggio, prima della celebrazione eucaristica, i sindaci del Vulture-Melfese hanno ricevuto il Vescovo in Piazza Duomo, assieme al governatore della Basilicata Marcello Pittella.

A fare gli onori il Sindaco di Melfi Livio Valvano che ha così voluto salutare e omaggiare monsignor Fanelli:

“Vescovo di Melfi, Rapolla, Venosa: benvenuto tra noi!

Vogliamo trasferirLe subito i sentimenti di gioia e di amicizia che la comunità della Diocesi intende trasmetterLe oggi, qui, in Piazza Duomo, cuore dell’antica e storica città di Melfi, prestigiosa sede episcopale eretta da Papa Benedetto IX nel 1037. Abbiamo il privilegio di riceverLa in questo luogo, sede di cinque concili papali, capitale normanna del Ducato di Puglia, luogo prescelto dall’imperatore Federico II di Svevia per la promulgazione delle Constitutiones Augustales del 1231, straordinario documento di civiltà giuridica per molti secoli.

Dopo la coraggiosa scelta di Padre Gianfranco Todisco di lasciare la diocesi per servire in luoghi di missione, nel Sud del Mondo, scelta che rispettiamo e ammiriamo per il suo portato di generosità e che ci piace considerare in parte frutto della sua esperienza avuta qui a Melfi, Ella giunge in mezzo a noi quale ottantaseiesimo successore di Giovanni, primo vescovo di questa città, grazie alla scelta felice di Papa Francesco.

Consideriamo spesso la capacità del Santo Padre di smuovere gli ostacoli che impediscono a molte persone di sentirsi incluse a pieno titolo nella comunità mondiale.  Con il suo esempio di umiltà, il Papa degli ultimi spesso ci sorprende favorevolmente, per questo pensiamo che la sua scelta per la diocesi di Melfi-Venosa-Rapolla, sarà una scelta levatrice di rinnovata energia e vigore morale per la nostra comunità.

La realtà pastorale e sociale che l’attende è una realtà complessa; siamo certi che Ella saprà sapientemente trovare risorse e risposte giuste anche perché potrà contare su una ricca esperienza sacerdotale. Potrà contare anche sulla naturale convergenza nell’azione delle istituzioni laiche e di una predisposizione e un approccio di questa amministrazione a favorire, accompagnare e stimolare azioni di promozione dei basilari valori umani essenziali per la tenuta sociale.

Solo attraverso una diffusa convergenza di valori, di energie e di sentimenti si possono affrontare le sfide del presente. In questo impegno nessuno di noi può sfuggire, nessun cittadino, imprenditore, lavoratore, amministratore, uomo, donna, tutti siamo chiamati non solo e semplicemente al rispetto delle regole, ma anche e soprattutto a far crescere una coscienza civica che abbia come obiettivo “il bene comune” che non si può realizzare se non si parte dalla considerazione degli ultimi e dalla loro inclusione. Non sarà mai libera una società che non è capace di aiutare i molti che sono poveri, anche perché non sarà in grado di salvare i pochi che sono ricchi, come diceva il Presidente americano J.F. Kennedy.

Da subito vogliamo assicurarLe l’impegno e il massimo sforzo della civica amministrazione per contrastare la povertà materiale, condizione probabilmente ineliminabile nella vicenda umana, vero banco di prova della qualità di una comunità. Sappiamo di non avere formule definite e risolutorie ma abbiamo alcune consapevolezze, a cominciare da quella di considerare che gli obiettivi dell’impegno politico siano innanzitutto la dignità della persona, lo sviluppo socio-culturale e la giustizia sociale.

La grande comunità territoriale della Diocesi vive a pieno le grandi sfide del Paese.  Lo squilibrio tra nord e sud del mondo ci costringerà a scelte che toccano nel profondo le nostre coscienze. La lotta già in atto tra egoismo e alterità si svilupperà in un clima sempre più condizionato dalle incertezze e dalla paura per il futuro dei nostri figli. Dobbiamo insieme tener conto del clima di incertezza per trovare le risposte che coinvolgeranno tutte le famiglie.

Non sarà semplice far comprendere e far accettare le soluzioni che interpretano con fiducia e apertura il presente per costruire il futuro, anziché cercare in un passato funesto che le nuove generazioni non conoscono. La storia se non si frequenta si dimentica e le nuove generazioni senza cicatrici possono facilmente commettere errori. Siamo certi che troveremo sintonia nello smuovere le coscienze e gli attriti per ridurre le condizioni di fragilità e marginalità sociale, sconfiggendo l’egoismo, la vera inesauribile fonte dei piccoli e grandi conflitti che affliggono l’umanità. Siamo altresì convinti che consolideremo e intensificheremo la collaborazione tra Diocesi e Civica Amministrazione sul fronte dello sviluppo con particolare riferimento alla cultura,  in vista della celebrazione del millenario dalla fondazione delle fortificazioni murarie della città di Melfi, risalente alla fine dell’anno 1018. Il frutto della collaborazione, nel lungo termine porterà sviluppo, quindi lavoro, inclusione per i giovani, coesione sociale e svilupperà un più elevato senso di appartenenza intorno a valori fondamentali del vivere civile.

Molta disponibilità La troverà nel mondo dell’associazionismo, molto vitale e laborioso in questa comunità.
Ma soprattutto troverà nel nostro popolo un terreno generalmente genuino, non esente ma molto poco contaminato, se paragonato al resto del Paese, dallo spregevole fenomeno della criminalità, disponibile a fare sacrifici per la famiglia e per la comunità.

In conclusione, a nome della Civica Amministrazione di Melfi, di tutte le Autorità, dei Sindaci e amministratori qui presenti, mi pregio di accoglierLa e porgerLe questo caloroso messaggio di benvenuto, con la più alta deferenza, augurandoLe un buon cammino insieme a noi”.