Lavello-Melfi, il derby del ricordo: grande emozione in campo per gli indimenticabili Franco, Gabriele, Leonardo e Cenzino. Le foto

Sabato 12 Gennaio, presso lo stadio “M. Lorusso” di Venosa, si è tenuto il derby Lavello-Melfi.

Una partita speciale, dove il tifo degli ultrà lavellesi è andato oltre l’incondizionato sostegno ai propri beniamini.

I tifosi più accaniti hanno reso onore a Franco Pisicchio, Gabriele Petrarulo e Leonardo Tummolo, tre giovani atleti del calcio venuti a mancare troppo presto.

Franco Pisicchio, classe 1970, iniziò a giocare a calcio nella Nuova Forentum di Lavello.

Dopo aver preso parte alle rappresentative della Basilicata, fu subito notato per il suo grande talento: approdò nel Bari l’anno della promozione in serie A e, successivamente, nel Cagliari di Claudio Ranieri.

Fece parte, inoltre, nella nazionale under 21.

Tragicamente scomparso nel 1994 in un incidente stradale, lasciò un vuoto incolmabile.

A lui è dedicata la bandiera che gli Ultras Lavello 03 espongono ad ogni partita ed è proprio sotto di essa che, poco prima dell’inizio del match, un grandissimo striscione è stato innalzato per ricordare i giovani scomparsi.

“Franco, Gabriele e Leonardo sempre nei nostri cuori” recitava, adornato dai fiori che i giocatori nativi di Lavello hanno portato sul posto.

Maria Pisicchio, sorella di Franco, ha dichiarato alla nostra Redazione:

“Come famiglia, ringraziamo tutti coloro che oggi, dopo 25 anni, mantengono ancora vivo il ricordo di questi 3 meravigliosi giovani.

Ringrazio gli ultrà, sempre calorosi e presenti, la società USD Lavello e i dirigenti sportivi dei paesi limitrofi.

Oggi la nostra squadra ha vinto, forse qualcuno da lassù ha dato la giusta forza ai nostri meravigliosi giocatori”.

Anche i tifosi del Melfi non si sono risparmiati nel ricordare, con un altro striscione, il presidente Cenzino Cesarano, grande uomo e rappresentante dello sport locale.

Quando il calcio non è solo cori da stadio ed esultanze ad ogni rete messa a segno.

Complimenti agli Ultras Lavello 03 e alla tifoseria melfitana, per aver dimostrato che il campo è un po’ come la vita: nonostante gli scontri, si resta uomini, portatori di rispetto e di esempi positivi per le nuove generazioni.

Di seguito alcune foto.