Laureati con un lavoro: la Basilicata tra gli ultimi posti. Questi i dati

Mezzogiorno ed emergenze un binomio che raramente viene smentito.

Emergenza delle emergenze rimane ancora l’occupazione, con i dati tracciati da Eurostat per l’anno 2019 che non fanno ben sperare.

Questa l’immagine del Sud che l’Istituto ci consegna.

Agli ultimi tre posti della graduatoria continentale per occupazione della popolazione di 20-34 anni “istruita” troviamo infatti altrettante regioni del Sud Italia:

  • Sicilia;
  • Calabria;
  • Basilicata.

Le statistiche messe in fila da Eurostat lasciano poco spazio ai dubbi sul ritardo del Meridione in tema di istruzione terziaria.

E rendono ancora più attuale il ciclico allarme della Svimez sulla fuga di capitale umano che attanaglia il Sud.

Questa la situazione in cui versano i laureati: nella fascia d’età 30-34 anni sono stabilmente al di sotto del 30% nella vasta porzione di stivale che parte dall’Abruzzo, scende giù fino alla Calabria e si estende poi alle Isole.

Altro discorso per gli under 34 almeno diplomati.

Si trovano tre regioni agli ultimi tre posti:

  • peggio di tutti fa la Sicilia che nel 2018 ha registrato un tasso di occupazione del 27,3%;
  • penultima si posiziona la Calabria con il 31,3%;
  • terzultima la Basilicata con il 31,4 per cento.

Con l’aggravante che l’occupabilità nella prima e nella terza slittano vorticosamente rispetto al 2017 quando il loro tasso di occupazione registrato fu rispettivamente, del 32,2 e del 38 per cento.

A gettare nello sconcerto non è tanto la distanza dalle “locomotive d’Europa” – la tedesca Niederbayern (Bassa Baviera) con il suo 98,2% di occupati nella classe 20-34 anni precede la ceca Jihozápad con il 96,9% e la francese Bourgogne con il 96,8% – quanto gli oltre 50 punti di differenza che il Mezzogiorno presenta rispetto alla media dell’Ue a 28 (81,6%).

Il quadro non presenta enormi differenze neppure se dirigiamo l’attenzione alla platea che oltre al diploma ha conseguito almeno una laurea triennale.

Delle ultime cinque regioni classificate ben quattro sono italiane:

  • Sicilia (32,2%);
  • Calabria (33%);
  • Puglia (37,1%);
  • Basilicata (38,3%).

Cosa ne pensate?