Lagopesole: volti “selvaggi” al Castello! Nella sala dell’imperatore…

A seguito del grande consenso di critica e pubblico, la mostra “Tratti e ritratti” di Massimiliano Carollo, allestita nel Salone dell’Imperatore del Castello di Lagopesole, è stata prorogata fino al 30 Settembre 2018.

La personale del poliedrico artista palermitano (esposta dal mese di Agosto) ha consolidato la proficua collaborazione tra la Pro Loco Castel Lagopesole e la Galleria IdeArte di Potenza, avviata da diverso tempo con il preciso scopo di valorizzazione il maniero federiciano da un lato e dall’altro a diversificare l’offerta artistico-culturale della Sala delle Esposizioni Temporanee de “Il Mondo di Federico II”.

Il ciclo dei ritratti realizzato da Massimiliano Carollo segue la scia dell’arte contemporanea di Jackson Pollock e Willem de Kooning o Edward Munch e Francis Bacon che intendono il ritratto quale strumento che porti alla luce i caratteri psicologici e morali di una persona.

Il critico d’arte Rino Cardone di lui ha scritto:

“La tecnica pittorica immediata e rapida, impulsiva e gestuale usata dall’artista, attua una proposta estetica sobria nel tratteggio ed essenziale nell’impianto cromatico”.

Così una nota della Pro Loco di Lagopesole commenta l’arte di Carollo:

“Nei soggetti ritratti di questi dipinti, di ampio formato e ‘selvaggi’ per l’uso aggressivo del colore, Massimiliano Carollo ha rivolto, quindi, la sua attenzione verso quel senso di ‘ribellione’ e verso quel ‘moto perpetuo di trasgressione’ che trovavamo impressi sui tratti somatici di artisti come Egon Schiele e Andy Warhol.

Trasformando il colore in densi grumi materici, Massimiliano Carollo ha dato piena centralità al ‘superamento dell’ordinario’ e all’’attraversamento nostalgico della storia’ così come, questi concetti, erano impressi sugli sguardi di scrittori come Henry Miller, Franz Kafka e Vladímir Majakóvskij”.

Sarà possibile ammirare la mostra secondo i consueti orari di apertura giornalieri alla fine del percorso museale de “Il Mondo di Federico II”.

Di seguito due foto della mostra.