In Basilicata iniziano i saldi! Ecco 10 consigli per non farsi truffare

Da oggi, Mercoledì 2 Gennaio, comincia l’“operazione saldi invernali” per i lucani.

Anche quest’anno la Basilicata è la prima a dare inizio ai saldi che il 5 Gennaio seguiranno in tutte le altre regioni d’Italia.

Antonio Sorrentino, della Giunta Confcommercio Potenza, sottolinea:

“Il vantaggio che i nostri esercenti ‘non vogliono sprecare’.

Già lo scorso anno questo vantaggio ha dato buoni risultati almeno per la prima e seconda settimana di saldi.

Gli esercenti soprattutto dei settori abbigliamento e calzature che sono quelli maggiormente interessati dai saldi si sono da tempo organizzati attraverso la diversificazione dei brand da vendere a prezzi decisamente competitivi nel tentativo di arginare il fenomeno della ‘fuga’ dei consumatori lucani verso i centri commerciali del Salernitano e del Barese.

Se dunque c’è la possibilità di acquistare le scarpe di tendenza con uno sconto pari a quello dei grandi centri vicino casa, perché rivolgersi altrove?”.

I saldi 2019 per Confcommercio sono la prosecuzione della campagna social Natale sotto casa: Acquista nel negozio di vicinato e mantieni viva la tua zona” che ha dato positivi riscontri.

Incoronata Lucia, responsabili di Terziario Donne Confcommercio, di Avigliano, è tra le ideatrici della campagna traccia un bilancio.

Una cinquantina di attività associate ci hanno messo la faccia e anche attività non associate hanno condiviso sulle proprie pagine la locandina.

Adesioni alla campagna sono arrivate da tutta la provincia, da Lauria a Palazzo San Gervasio.

Attività dislocate soprattutto nei centri cittadini, sempre più privati dei servizi necessari al sostegno alle attività economiche e sempre più svalorizzati da politiche poche attente.

Sottolinea Incoronata:

“Sicuramente i dati sono significativi rilevati anche nella nostra provincia: quasi 15.000 persone raggiunte; oltre 4.000 interazioni attive con i post attestano una grande voglia di ritrovare punti di riferimento certi e affidabili per la categoria.

Le imprese, le pmi lucane, avvertono grande disorientamento in questo particolare momento storico di mutamento per l’imprenditoria ed in particolare nel commercio.

I tradizionali punti di riferimento non sono più in grado di rispondere in termini di affidabilità ai bisogni della piccola impresa diffusa sul territorio.

Che questo sia da stimolo anche alle organizzazioni sindacali e di categoria affinché avviino una seria riflessione sul proprio ruolo in un territorio fragile quale quello lucano.

Con la campagna di sensibilizzazione ‘Natale sotto casa’ abbiamo voluto restituire un pezzetto di appartenenza alle nostre imprese. E adesso puntiamo sui saldi”.

Antonio Sorrentino traccia l’identikit del consumatore atteso nei negozi:

“Anche per questi saldi, come è accaduto per Natale, sono le donne le ‘regine’ dello shopping scontato.

Le donne comprano più degli uomini, dagli alimentari ai vestiti e calzature, dai libri ai prodotti di bellezza; invece gli uomini le superano nelle spese per vino, cellulari e dvd.

La fascia di età di chi acquista tecnologia va dai 18 ai 24 anni, i giocattoli per bambini vengono regalati da giovani sui 30 anni e dalle persone anziane.

Per il pagamento, come è accaduto per queste festività, il 54 per cento degli intervistati del campione Confcommercio per i saldi userà le carte di credito o il bancomat, il 45,9 per cento invece pagherà in contanti.

La maggioranza non chiede prestiti, solo 1,5 per cento lo farà.

A prescindere dalla somma che si intende spendere sale la percentuale dei consumatori che ha risparmiato in vista dei saldi (48,8% rispetto al 48,4% nel 2016).

Il 5,8% degli stessi ha risparmiato molto (+0,3 punti percentuali rispetto al 2016).

C’è chi, nei due periodi promozionali (saldi estivi e saldi invernali), si gioca il bilancio di un anno, mentre da giorni le vendite di abbigliamento, calzature, accessori si sono notevolmente rallentate nei centri maggiori proprio in attesa dei saldi.

L’inverno 2017 i saldi hanno permesso nella stragrande maggioranza dei casi di pareggiare il bilancio.

Si spera di fare un passo avanti, puntando sulla migliore organizzazione e qualificazione dei nostri punti vendita che, come nel caso di Villa d’Agri, sono diventati i preferiti da acquirenti provenienti un po’ da tutta la regione e persino dal Salernitano, invertendo la tendenza della ‘fuga'”.

Inoltre, per un acquisto consapevole nel periodo dei saldi, l’Adiconsum ripropone un decalogo per i consumatori:

  1. Sull’oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;
  2. È  meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova;
  3. Fate attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;
  4. Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;
  5. È  bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà  presentato in negozio;
  6. Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici;
  7. Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;
  8. Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello);
  9. È  bene conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;
  10. Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso allo sportello Adiconsum.