Diocesi Melfi-Rapolla-Venosa: il Vescovo Fanelli risponde alle domande dei suoi “preziosi” giovani. Questo l’incontro

Si è svolto nel Salone degli Stemmi del Palazzo Episcopale in Melfi, l’incontro dei giovani e giovanissimi con il Vescovo mons. Ciro Fanelli, promosso dall’Azione Cattolica diocesana – settore giovani.

A conclusione del Sinodo dei vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, celebratosi a Roma dal 3 al 28 Ottobre, anche i giovanissimi e giovani della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, accompagnati dai rispettivi educatori, hanno voluto celebrare la chiusura dello stesso attorno al Vescovo.

Non un luogo qualsiasi, ma è stata volontà del Vescovo incontrare i giovani nel Salone degli stemmi, nel quale solitamente si incontrano le autorità o si ospitano convegni e manifestazioni di un certo spessore.

Il Vescovo lo ha sottolineato all’inizio:

“Potevamo fare questo incontro in una sala qualunque, ma siamo in questo salone, qui dove si ricevono o si tengono eventi importanti.

Voi siete preziosi e importanti per questa Chiesa diocesana, ecco perché siete qui dentro”.

Ed erano giovani convenuti da alcuni dei paesi della diocesi, rappresentanti dei loro amici, di chi non era presente o impossibilitato a venire.

Le domande rivolte al Vescovo hanno raccolto e interpretato la molteplice e variegata “sete” di conoscenza, di curiosità, di crescita che appartiene a ogni giovane.

All’inizio dell’incontro, mons. Fanelli ha spiegato loro il significato della parola “sinodo” ossia “camminare insieme”, perché solo camminando insieme si realizza e si rende presente il desiderio del Cristo: “perché siano una cosa sola” è l’esperienza sinodale per eccellenza.

Il sinodo, appunto, è un’esperienza del tutto particolare e del tutto peculiare, poiché appartiene alla Chiesa ed è propria della Chiesa Cattolica.

Tra i temi toccati nel corso dell’incontro, il discernimento, la vocazione, l’amicizia, anche verso le persone omosessuali, per le quali il Vescovo ha ribadito con forza il no alla discriminazione o all’emarginazione, ma, in sintonia con l’intera Chiesa, ha invitato all’accoglienza e al rispetto.

Affrontato anche il tema dell’affettività e della sessualità, dell’urgente bisogno di sentire più vicini i presbiteri e i parroci della comunità diocesana, dei dubbi inerenti alla fede e molto altro ancora.

È stato necessario ribadire ai giovani che la Chiesa non ha sempre una risposta preconfezionata già pronta, ma è necessario raccogliersi in silenzio e fare discernimento, aprendo cuore e mente.

Un colloquio davvero familiare, dove ognuno ha potuto dire ciò che aveva dentro e dove anche chi non è voluto intervenire direttamente ha assaporato la bella, anche se breve, esperienza di sinodalità diocesana.

Lo Spirito Santo, vero protagonista, ha allargato il respiro ad orizzonti più avvincenti e il Vescovo ha offerto l’opportunità di un altro incontro, ribadendo la sua concreta disponibilità a mettersi in ascolto di quanti lo vorranno.

In conclusione, mons. Fanelli ha lanciato a tutti una proposta:

“Queste domande diventino già da oggi percorsi di una Chiesa che non vuole fermarsi, che non si vuole adagiare su accomodanti e scontate risposte, ma che vuole correre perché conquistata da Cristo.

Anzi, direi continuiamo il sinodo! Continuiamo a camminare insieme!”

La diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, nella persona del Vescovo e nella tenacia dei ragazzi, non vuole fermarsi e continua a voler costruire una Chiesa giovane, gioiosa e missionaria, sostenuta, aiutata e affiancata dalla preziosa presenza dei più piccoli, cioè di coloro che hanno tanto cuore, grandi sogni e instancabili energie.