Capodanno Rai: oltre a Venosa, proposte altre due zone della Basilicata: i dettagli

Ieri in Consiglio Regionale la vicepresidente della giunta regionale, Flavia Franconi, si è espressa sulla vicenda relativa al prossimo Capodanno Rai spostato da Venosa a Matera.

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Psi, Ri, Pp e Pace del Gm e 1 voto contrario di Lb-Fdi) una risoluzione proposta dal consigliere Piero Lacorazza (Pd), con la quale si impegna il presidente e la Giunta regionale:

“Ad attivare ogni utile iniziativa al fine di prorogare la convenzione per ulteriori due annualità, così da continuare nella promozione attraverso il capodanno trasmesso sulla rete Rai di altre zone della Basilicata, ed in particolare l’area Nord con Venosa, la costa jonica e la Val d’Agri”.

Il consigliere Leggieri ha abbandonato l’Aula prima del voto, affermando che il Vulture ha bisogno di interventi diversi da quelli indicati nella risoluzione.

Con il documento, approvato al termine del dibattito svolto in Aula con la comunicazione della vice presidente della Giunta Franconi e gli interventi di Mollica, Rosa (Lb-Fdi), Pace (Gm), Leggieri (M5s), Napoli e Lacorazza (Pd), si impegna inoltre il governo regionale:

“Tenuto conto della valenza storico – culturale dell’intero territorio lucano, ed in particolar modo delle suddette zone (a partire da Venosa), ricche di attrattori museali, archeologici, storici e culturali di interesse internazionale, ad attivare in tempo utile un programma di iniziative in vista dei suddetti eventi e sperimentare, anche attraverso una convenzione con il Mibact, forme di collaborazione finalizzate alla cooperazione, alla promozione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, nonché al sostegno della promozione enogastronomica del territorio”.

Il consigliere Mollica ha annunciato di non partecipare a questa e ad altre votazioni riguardanti il capodanno, in polemica con la scelta della Rai, di cui la Giunta ha preso atto, di tenere il capodanno a Matera e non a Venosa, come indicato da un ordine del giorno approvato in Consiglio regionale nel Maggio scorso.

Questa la sua reazione dopo la relazione dell’assessore Franconi:

“I tanti cittadini del Vulture Melfese, che sono stati presi in giro, meritano che qualcuno chieda scusa e che qualcuno continui a difendere la dignità di cui siamo portatori da diversi millenni, a differenza di tanti altri che si ergono in cattedra solo perché rivestono un ruolo.

Il vero problema è che non possiamo pensare che un territorio possa essere sbeffeggiato, preso in giro, sottovalutato, non tenuto nella debita considerazione.

Bisognerebbe fare un’analisi per verificare quali finanziamenti, al di là del capodanno Rai, sono ricaduti sull’intero territorio e in che modo ripartiti e divisi.

Il Vulture – Alto Bradano ne è la Cenerentola.

Si potrà notare che il territorio del Vulture – Alto Bradano è quello più bistrattato, non perché quell’area non abbia una valenza ambientale, archeologica, culturale, ma perché è evidente che si volesse portare su altri territori quei tipi di finanziamenti”.

Mollica ha, inoltre, ricordato all’assessore:

“Le diverse sollecitazioni che sono state fatte in precedenza.

Una l’11 e l’altra il 28 di Settembre, proprio per evidenziare la presenza di un documento ufficiale del Consiglio regionale, organo sovrano e che lei ha disatteso in maniera spudorata.

Invece avrebbe potuto, considerata la diversa posizione presa dalla Rai, far mancare alla stessa il contributo regionale.

Noi stiamo pagando anche ciò che non dobbiamo pagare: mezzi, persone, tecnici, autorizzazioni di collaudo del palco e per la sicurezza; perché la Rai il 19 ne dovrà costruire uno identico a quello già esistente, cambiandone praticamente solo la scenografia.

Sono stati disattesi una serie di accordi tra la regione Basilicata e RaiCom, cosa grave, anzi gravissima, che richiedeva una presa di posizione forte da parte degli organi di Governo regionale.

Non mi si venga ad accusare di essere un campanilista.

Mai in 20 anni di attività politica, sia nella posizione di consigliere, sia nella posizione di presidente di Commissione, piuttosto che nel ruolo di assessore regionale e da ultimo come presidente del Consiglio regionale, ho agito in maniera ‘partigiana’, ma ho pensato sempre alla Basilicata come un unicum da difendere e tutelare

Una simile decisione nasconderebbe cose strane senza escludere nessuno.

Matera sarà costellata nel 2019 da una serie di eventi infiniti ai quali si va ad aggiungere nuovamente il capodanno Rai, un evento questo che avrebbe dovuto ricadere in più siti del territorio regionale, questo era il programma, questo l’accordo, valorizzare anche gli altri territori.

Venosa, nella fattispecie, non è seconda a nessuno.

Basta citare le catacombe ebraiche e l’Incompiuta, uniche nel mondo, ma in generale la sua è la storia di una città che all’epoca dei romani contava 300 mila abitanti, che governava attraverso una sede consolare l’intera Apulia.

L’intera Basilicata è ricca di storia e cultura e questa sarebbe stata, anzi, doveva essere l’occasione per farla conoscere nel mondo.

Venosa non si accontenterà di palliativi come la presenza della trasmissione Rai ‘Sereno variabile’, finestra non disprezzabile, ma certamente non valida a sostituire un evento di altra proporzione.

La comunità di Venosa ha una dignità da difendere e la difenderà come il popolo lucano sa fare, quel territorio merita rispetto al pari di tutti gli altri

E allora se chi governa non riesce a mantenere una Regione anche sotto l’aspetto delle spinte campanilistiche, sarebbe stato doveroso e dignitoso dimettersi.

Pubblicamente dovreste cospargervi la testa di cenere e chiedere scusa ad un’intera comunità.

Io non voterò alcun atto di bilancio che contenga poste finanziarie sul capodanno Rai”.