Basilicata, strutture per anziani: “Mancata erogazione del contributo, non possiamo aumentare le rette”! A dirlo…

La riunione odierna della quarta Commissione consiliare (Politica sociale), presieduta da Massimo Zullino, è stata dedicata interamente alle audizioni.

Tra gli argomenti all’ordine del giorno, la problematica relativa alle strutture residenziali per anziani e l’applicazione da parte dell’Asm delle provvidenze previste dalla finanziaria 2018.

Il primo ad essere audito, il presidente dell’Ansdipp (associazione dei manager del sociale e del sociosanitario), sezione Basilicata, Luciano Cresci, che ha parlato delle criticità relative alle strutture residenziali per anziani e ha chiesto ai commissari di intervenire su alcune questioni di particolare urgenza per la sopravvivenza delle strutture e per continuare a garantire un servizio adeguato alle esigenze degli ospiti:

“Per Ansdipp serve integrare i requisiti organizzativi e strutturali, inseriti nel manuale per l’autorizzazione dei servizi e delle strutture pubbliche e private che svolgono attività socio assistenziali e socio educative (Dgr del 9 marzo 2017 n° 194), in maniera da rendere più funzionali ed operativi alcuni aspetti di ordine pratico e gestionale delle strutture.

Necessario prorogare il termine di adeguamento per le strutture almeno fino al 9 marzo 2022 (il termine previsto scadrà a luglio prossimo).

Altra problematica, le difficoltà derivanti dalla mancata erogazione da parte di Asp e Asm del contributo previsto per le prestazioni a rilievo sanitario benché ulteriormente riviste e ridotte rispetto agli anni precedenti.

Si intervenga per adeguare il valore della quota giornaliera prevista per gli anziani non autosufficienti ed allettati, eliminando il limite massimo del 20 per cento e del 35 per cento dei posti letto attivati.

Si integri, altresì, la retta per le prestazioni a rilievo sanitario per il totale dei posti letto autorizzati,

L’Ansdipp, è presente in tutte le regioni di Italia e dal 2009 è anche in Basilicata e questa non è la prima volta che partecipiamo ad audizioni per rendere note le situazioni di abbandono di questo settore o di scarsa attenzione.

Noi non possiamo aumentare le rette perché i nostri ospiti non hanno la possibilità di permettersele viste le condizioni economiche della nostra regione”.

In ultimo, in merito alle risorse derivanti dal Po Fers Basilicata 2014-2020 (pubblicazione bandi per il settore privato sociale per realizzare soprattutto interventi strutturali), l’associazione ha chiesto che venga integrata la bozza Avviso pubblico per il sostegno alle attività imprenditoriali di interesse socio assistenziale, all’art 2 che riguarda i soggetti ammissibili alle agevolazioni “… nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (rea) alla sezione imprese…. Ets (Enti del Terzo settore) così da comprendere tutte le strutture che operano in qualità di Fondazioni e che in Basilicata sono un numero considerevole”.

I commissari hanno concordato sulla necessità di provvedere con urgenza alla proroga dei tempi per l’adeguamento delle strutture in questione.

Il consigliere Pittella ha ipotizzato di stabilire la scadenza dei termini nel 2024.

A rafforzare le richieste di Cresci, gli interventi di Gianni Toscano della struttura di Pescopagano, Giusy Conte presidente Filo di Arianna, Vincenzo Clemente di Arssab e Vito Statuto, presidente della casa di riposo di Pietragalla, aperta dal 1911.

Subito dopo, l’organismo consiliare ha audito il dirigente generale dell’Asm, Joseph Polimeni, sull’applicazione delle provvidenze previste dall’art 5 della legge regionale n. 8 del 2018.

In una seduta precedente, la Commissione aveva audito i responsabili della casa di riposo Brancaccio di Matera che avevano lamentato di non ricevere dall’Asp le provvidenze da circa un anno.

A riguardo Polimeni, dopo aver fatto una distinzione tra case di riposo sociale non sanitario (residenza destinata agli anziani almeno parzialmente autosufficienti), rssa (struttura sociosanitaria residenziale territoriale che fornisce servizi socio assistenziali a persone anziane, di età superiore ai 64 anni, che abbiano gravi deficit psico-fisici per le quali la Regione prevede provvidenze) e rsa (strutture non ospedaliere, a carattere sanitario, che ospitano persone non autosufficienti, che possono essere assistite in casa e che hanno bisogno di specifiche cure da parte di più medici specialisti), ha sottolineato come nel Materano vi siano solo due rsa:

“Una nostra, gestita con la Fondazione Don Gnocchi  e che dispone di 22 posti letto ed un’altra rsa con dieci posti letto.

Queste sono strutture che hanno ottenuto sia l’autorizzazione che l’accreditamento ma non riescono a rispondere al fabbisogno calcolato di 265 posti letti.

Noi ne abbiamo solo 30, quindi abbiamo bisogno di collaborare con vere rsa, ma Brancaccio non è una rsa e la convenzione fatto tra quest’ultima e l’Asm è scaduta il 30 giugno 2018.

Quando i contratti scadono o si fa il rinnovo o c’è un nuovo aggiudicatario oppure una proroga tecnica.

Il contratto è scaduto e ora abbiamo avviato una manifestazione di interesse per individuare altre strutture.

Bisogna accreditare più rsa, ma in questo momento questa struttura non è coperta dalla convenzione.

Ci stiamo muovendo, però, per farla diventare nostra contraente”.

In chiusura dell’audizione, è intervenuta anche la direttrice della struttura Brancaccio, Mariagiuditta Nicoletti, che ha sottolineato le difficoltà delle famiglie che “si stanno facendo carico di una quota che per legge è prevista”.

Intervenendo sul tema, Pittella, Zullino e Quarto hanno spiegato la necessità, in questa fase di transizione, di garantire il sostegno alle strutture per andare incontro alle famiglie degli ospiti.

Polimeni ha spiegato che occorre capire qual è il budget a disposizione.

Al termine dell’audizione, il presidente Zullino ha aggiornato l’argomento ad una prossima seduta, per dare l’opportunità a Polimeni di fare i dovuti passaggi con l’assessore alla Sanità.

Erano presenti ai lavori, oltre al presidente dell’organismo consiliare, Massimo Zullino, i consiglieri Mario Acito, Francesco Piro e Gerardo Bellettieri (Fi), Vincenzo Baldassarre (Idea), Gianuario Aliandro (Lega), Piergiorgio Quarto (Bp), Giovanni Vizziello (Fdi), Gianni Perrino (M5s), Marcello Pittella (Ab), Roberto Cifarelli (Pd).