Basilicata: “Il drastico calo delle vendite rischia di mettere in ginocchio il comparto lattiero-caseario”! A dirlo…

Il Presidente della Copagri, Franco Verrascina, dando voce alle preoccupazioni dei tantissimi allevatori che sull’intera Penisola si trovano con percentuali di prodotto invenduto (che in alcuni casi raggiungono addirittura il 90%), dichiara:

“Condividiamo le preoccupazioni evidenziate da Assolatte, a cui abbiamo già dato la nostra piena e totale disponibilità a fare squadra e lavorare unitariamente in difesa dell’agroalimentare nazionale, e in particolare del comparto lattiero-caseario, che sta già pagando i primi effetti dell’emergenza COVID-19, o cosiddetto Coronavirus, che è ormai a tutti gli effetti una pandemia.

Stiamo ricevendo tantissime segnalazioni dai nostri associati, che si ritrovano a dover gestire eccedenze di prodotto che non viene ritirato a causa del drastico calo delle vendite.

I problemi maggiori, al momento, sembrano concentrati in Lombardia, Lazio e Basilicata e riguardano il latte vaccino e quello bufalino, anche se ci attendiamo nel breve periodo un peggioramento del quadro generale.

Quasi la metà dei nostri allevatori ha i frigoriferi pieni.

Diverse centrali e caseifici hanno già cominciato a interrompere i conferimenti, poiché non c’è grande richiesta di prodotto, ad eccezione di quello destinato alla grande distribuzione.

La situazione è grave, tanto da rischiare seriamente di mettere in ginocchio il comparto lattiero-caseario.

Abbiamo inoltre ricevuto segnalazioni di caseifici che acquistano latte a prezzi stracciati, andando così ad approfittare della drammatica situazione venutasi a creare e cagionando un ulteriore danno ai produttori, che con grande sacrificio e senso di responsabilità stanno continuando a lavorare nell’interesse dei cittadini assicurando la presenza del prodotto sugli scaffali.

Ricordiamo, infatti, che stiamo parlando di un settore che, per motivazioni intrinseche, non ha la possibilità di chiudere i battenti, se non a titolo definitivo.

E’ pertanto fondamentale fare squadra con tutti gli attori della filiera, partendo dalle istituzioni e passando per l’industria, i produttori e la distribuzione, così da individuare possibili soluzioni che vadano ad attenuare le difficoltà dei tantissimo agricoltori e allevatori del nostro Paese”.