Basilicata, data voto: “i legali della regione si sono appesi ad un cavillo burocratico solamente per temporeggiare”, il ricorso

In Basilicata c’è chi continua a chiedere che venga anticipata la data delle elezioni regionali fissata al prossimo 26 Maggio.

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma dell’Avv. Franco Gentilesca – Consigliere Comunale di Ruoti e dall’A.N.C.A.C. – Associazione Nazionale Consiglieri ed Assessori Comunali:

“A seguito del rinvio disposto dal T.A.R. di Basilicata nell’udienza dello scorso 19 Dicembre scorso si terrà il 9 Gennaio prossimo l’udienza dello stesso tribunale per decidere sul ricorso presentato dall’Avv. Franco Gentilesca – Consigliere Comunale di Ruoti e dall’A.N.C.A.C. – Associazione Nazionale Consiglieri ed Assessori Comunali avverso il decreto di indizione delle elezioni regionali per il 26 Maggio 2019 unitamente alle elezioni amministrative ed Europee già previste per quella data.

Oltre agli associati della Basilicata che sin da subito hanno sposato la causa, in tanti ci hanno scritto in questi giorni a sostegno del nostro ricorso a conferma, se ancora una volta ce ne fosse di bisogno, come quest’atto posto in essere dalla Regione non sia stato digerito da gran parte dei cittadini Lucani i quali chiedono il ritorno alle urne il prima possibile così da avere un governo, qualsiasi esso sia, legittimato dal consenso popolare e non uno in carica ma di fatto scaduto ormai da due mesi.

Nell’udienza del 9 Gennaio saremo presenti, rappresentati e difesi dall’Avv. Luca Lorenzo ed in tale sede ribadiremo ai giudici del T.A.R. la nostra posizione di ferma condanna dell’atto posto in essere dalla Vice Presidente Franconi, che va’ al di là dei suoi poteri oltre ad essere in palese violazione delle leggi vigenti, chiedendo l’annullamento del Decreto e la contestuale nomina di un commissario ad acta con il compito di portare la Regione al voto nella prima data utile.

Nell’ultima seduta, quella del 19 Dicembre, i legali della regione si sono appesi ad un mero cavillo burocratico solamente per temporeggiare e rinviare la decisione, adesso la palla passa al collegio del T.A.R. di Basilicata designato per la decisione, il quale avrà il compito di giudicare nel merito le questioni poste alla base del nostro ricorso.

La nostra speranza è quella che all’esito dell’udienza, come già preannunziato dal collegio, si arrivi ad una sentenza breve così da avere a stretto giro di posta.

Dal nostro canto speriamo che la sentenza sia di netta condanna nei confronti della Regione Basilicata al fine di vedere sbrigate nel giro di pochi giorni tutte le pratiche necessarie per il ritorno alle urne.

La nostra azione non è da intendersi come una crociata contro le istituzioni bensì quello di riportarle nel loro perimetro di azione al fine di evitare pericolosi precedenti dove dei governi in maniera del tutto autocratica decidano di darsi degli spazi di potere a loro non concessi.

Questo, infatti, è lo spirito posto alla base dell’A.N.C.A.C. fondata con l’intendo di dare uno strumento sussidiario a tutti gli associati nonché a tutela delle minoranze di governo”.