Melfi apre una finestra sul mondo su quei territori nei quali le libertà e i diritti sono negati! Ecco l’evento con il regista iraniano Kavech

Aprire una finestra sul mondo, in particolare, su quei territori nei quali le libertà e i diritti sono negati è il senso del programma di eventi “Donne e libertà: dall’Iran all’Afghanistan la storia retrocede” che l’Amministrazione comunale, la locale sezione dell’Anpi, l’Associazione e la Fondazione “Francesco Saverio Nitti” hanno organizzato per celebrare il 25 Aprile.

Un contributo importante per conoscere, capire e riflettere su situazioni drammatiche di lotte e libertà negate è stata la proiezione del film “Le ondi tenui del mare amico” del regista iraniano Amir Kavech presente all’evento promosso dall’Associazione “Nitti” e tenutosi presso l’auditorium del centro culturale intitolato allo statista melfitano.

Ha affermato il direttore dell’Associazione Nitti Gianluca Tartaglia:

“Il momento culturale dedicato al cinema non solo ci permette di intessere relazioni di partnership con altre associazioni culturali del territorio, ma ci consente soprattutto di conoscere meglio le problematiche che attanagliano determinate realtà e di riflettere sulle stesse vedendo e ascoltando le testimonianze di chi le ha vissute e ha voluto raccontarle utilizzando il linguaggio dell’arte cinematografica.

La presenza del regista Amir Kaveh è stata importante e significativa”.

Secondo l’assessore Alessandro Panico:

“l’attenzione alle tante crisi internazionali per guerre o violazioni di diritti umani si riflette con crescente intensità anche in occidente, non solo grazie alla velocità della rete, ma anche per la presenza di comunità provenienti da questi paesi.

L’identità e la vicinanza ai paesi di origine diventa, quindi, per noi un tema sociale e politico, come il dibattito di questi giorni sta dimostrando.

Ma è anche un tema di educazione civile, in cui il cinema può essere un mezzo utile per favorire questa progressiva presa di coscienza.

Per questo l’Amministrazione comunale ringrazia il regista Amir Hossein Kaveh, che con il suo film del 2020 “Le onde tenui del mare amico” ci apre una finestra sulla comunità iraniana in Italia e ci presenta uno spaccato incisivo su questi argomenti”.

È toccato ad Armando Lostaglio, critico cinematografico, presentare il film e il regista Amir Kaveh che ha parlato anche della difficile situazione in Iran.

Ha denunciato il regista:

In Iran anche i diritti e le libertà più semplici, quelle che per noi sono scontate, come portare i capelli sciolti o baciarsi per strada sono negati, da anni la popolazione, soprattutto quella più giovane, cerca di ribellarsi ma qualsiasi tentativo è stato finora soffocato nel sangue.

Da anni tanti giovani vengono uccisi perché chiedono di essere liberi come molti loro coetanei occidentali.

Serve chiaramente una politica da parte dell’Occidente che sostenga il popolo e che, ad oggi, non è ancora chiara, tuttavia penso sia importante sensibilizzare i giovani informando e offrendo spunti di riflessione sull’argomento e in questo senso l’arte e la cultura possono essere veicoli efficaci ed importanti”.

L’evento, al quale hanno partecipato anche i rappresentanti delle istituzioni territoriali e del mondo dell’associazionismo locale, si è concluso con la proiezione del film “Le onde tenui del mare amico”, già presentato al Festival del cinema iraniano di Napoli, che ha riscosso l’apprezzamento del pubblico presente.

Ecco le foto dell’evento.