Lavello fa luce sulle tragiche vicende dei femminicidi con la mostra fotografica “Le conseguenze” di Stefania Prandi. L’iniziativa

Il 15 Marzo alle ore 11.00 sarà inaugurata la mostra “Le conseguenze” di Stefania Prandi, presentata per la prima volta in Basilicata presso il centro Sociale di Lavello nell’ambito delle manifestazioni per celebrare l’otto Marzo, giornata internazionale della donna, organizzata dall’amministrazione comunale.

Spiega l’amministrazione l’iniziativa nei dettagli:

“Le fotografie fanno parte di una più ampia inchiesta sui femminicidi durata anni che racconta, attraverso le parole di chi sopravvive al femminicidio, gli esiti drammatici della violenza di genere.

Il lavoro, raccolto nel libro reportage narrativo intitolato “Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta”, pubblicato dalla casa editrici Settenove, mette in evidenza come a vivere le conseguenze della violazione di un diritto umano fondamentale sono madri, padri, sorelle, fratelli, figli e figlie.

A loro restano i giorni del dopo, le spede legali, le umiliazioni nei tribunali, le accuse mediatiche del “se l’è cercata”.

Si tratta di fenomeni spesso sconosciuti ai più e sottovalutati che, per poter essere contrastati in modo efficace, devono anzitutto essere portati alla luce.

Per far questo la fondazione da anni utilizza efficacemente il lavoro meticoloso e di grande qualità giornalistica e visiva di Stefania Prandi, impegnata a documentare la violazione dei diritti umani e lo sfruttamento e delle lavoratrici migranti e delle donne in generale, organizzando occasioni nelle quali far conoscere realtà che purtroppo sono ancora fortemente radicate non solo in Italia ma anche in un contesto internazionale più ampio.

Stefania Prandi parteciperà all’inaugurazione che vedrà coinvolti insieme i minori stranieri accolti presso il progetto SAI di Lavello e gli studenti delle terze classi dell’Istituto comprensivo di Lavello ed alcuni di questi ragazzi parteciperanno ad un laboratorio che permetterà loro di diventare i “ciceroni” che guideranno le altre classi nella visita alla mostra nei giorni successivi.

La mostra, organizzata nell’ambito del progetto SAI per Minori Stranieri non Accompagnati che ha come Ente titolare il Comune di Lavello e come enti gestori Arci Basilicata e Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata, sarà visitabile gratuitamente fino al 26 Marzo.

Stefania Prandi è 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒍𝒊𝒔𝒕𝒂, 𝒔𝒄𝒓𝒊𝒕𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 𝒆 𝒇𝒐𝒕𝒐𝒈𝒓𝒂𝒇𝒂 𝒇𝒓𝒆𝒆𝒍𝒂𝒏𝒄𝒆.

𝑻𝒓𝒂 𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒆 𝒄𝒐𝒍𝒍𝒂𝒃𝒐𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊, 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒂𝒕𝒆 𝒏𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒊 𝒆 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒏𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝑰𝒍 𝒎𝒂𝒏𝒊𝒇𝒆𝒔𝒕𝒐, 𝑰𝒏𝒕𝒆𝒓𝒏𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒆, 𝑰𝒓𝒑𝒊𝑴𝒆𝒅𝒊𝒂, 𝑨𝒍 𝑱𝒂𝒛𝒆𝒆𝒓𝒂, 𝑬𝒍 𝑷𝒂𝒊́𝒔, 𝑹𝒂𝒅𝒊𝒐𝒕𝒆𝒍𝒆𝒗𝒊𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒔𝒗𝒊𝒛𝒛𝒆𝒓𝒂, 𝑨𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆, 𝑻𝒉𝒆 𝑾𝒊𝒓𝒆 𝒆 𝑫𝒂𝒏𝒘𝒂𝒕𝒄𝒉.

𝑯𝒂 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒕𝒐 𝒓𝒆𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒈𝒆 𝒆 𝒊𝒏𝒄𝒉𝒊𝒆𝒔𝒕𝒆 𝒊𝒏 𝑬𝒖𝒓𝒐𝒑𝒂, 𝑨𝒔𝒊𝒂, 𝑨𝒇𝒓𝒊𝒄𝒂 𝒆 𝑺𝒖𝒅𝒂𝒎𝒆𝒓𝒊𝒄𝒂.

𝑳𝒂𝒗𝒐𝒓𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝒂𝒔𝒔𝒐𝒄𝒊𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒆 𝒐𝒓𝒈𝒂𝒏𝒊𝒛𝒛𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒈𝒐𝒗𝒆𝒓𝒏𝒂𝒕𝒊𝒗𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝑨𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏𝑨𝒊𝒅, 𝑫𝒓𝒚-𝑨𝒓𝒕, 𝑻𝒊𝒎𝒆 𝒇𝒐𝒓 𝑬𝒒𝒖𝒂𝒍𝒊𝒕𝒚 𝒆 𝑭𝒐𝒏𝒅𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝑪𝒊𝒕𝒕𝒂̀ 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑷𝒂𝒄𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒊 𝑩𝒂𝒎𝒃𝒊𝒏𝒊 𝑩𝒂𝒔𝒊𝒍𝒊𝒄𝒂𝒕𝒂.

𝑺𝒊 𝒐𝒄𝒄𝒖𝒑𝒂 𝒅𝒊 𝒅𝒊𝒓𝒊𝒕𝒕𝒊 𝒖𝒎𝒂𝒏𝒊, 𝒔𝒇𝒓𝒖𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒔𝒖𝒍 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒐, 𝒗𝒊𝒐𝒍𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒊 𝒈𝒆𝒏𝒆𝒓𝒆, 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒔𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍𝒊, 𝒂𝒎𝒃𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒆 𝒄𝒖𝒍𝒕𝒖𝒓𝒂.

𝑯𝒂 𝒔𝒄𝒓𝒊𝒕𝒕𝒐 𝒅𝒖𝒆 𝒍𝒊𝒃𝒓𝒊: 𝑶𝒓𝒐 𝒓𝒐𝒔𝒔𝒐.

𝑭𝒓𝒂𝒈𝒐𝒍𝒆, 𝒑𝒐𝒎𝒐𝒅𝒐𝒓𝒊, 𝒎𝒐𝒍𝒆𝒔𝒕𝒊𝒆 𝒆 𝒔𝒇𝒓𝒖𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒏𝒆𝒍 𝑴𝒆𝒅𝒊𝒕𝒆𝒓𝒓𝒂𝒏𝒆𝒐, 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒆 𝒃𝒓𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒖𝒃𝒊𝒔𝒄𝒐𝒏𝒐 𝒎𝒐𝒍𝒆𝒔𝒕𝒊𝒆 𝒔𝒆𝒔𝒔𝒖𝒂𝒍𝒊, 𝒓𝒊𝒄𝒂𝒕𝒕𝒊 𝒆 𝒔𝒕𝒖𝒑𝒓𝒊 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒆𝒓𝒓𝒆 𝒆 𝒏𝒆𝒊 𝒄𝒂𝒎𝒑𝒊 𝒅𝒊 𝑰𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂, 𝑺𝒑𝒂𝒈𝒏𝒂 𝒆 𝑴𝒂𝒓𝒐𝒄𝒄𝒐; 𝑳𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒆𝒈𝒖𝒆𝒏𝒛𝒆.

𝑰 𝒇𝒆𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒄𝒊𝒅𝒊 𝒆 𝒍𝒐 𝒔𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒐 𝒅𝒊 𝒄𝒉𝒊 𝒓𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒆 𝒗𝒊𝒕𝒕𝒊𝒎𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒆𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒄𝒊𝒅𝒊𝒐 𝒆 𝒊 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒇𝒂𝒎𝒊𝒍𝒊𝒂𝒓𝒊.

𝑬𝒏𝒕𝒓𝒂𝒎𝒃𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒊 𝒑𝒖𝒃𝒃𝒍𝒊𝒄𝒂𝒕𝒊 𝒅𝒂 𝑺𝒆𝒕𝒕𝒆𝒏𝒐𝒗𝒆.

𝑬̀ 𝒂𝒖𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒄𝒂𝒕𝒂𝒍𝒐𝒈𝒐 𝒇𝒐𝒕𝒐𝒈𝒓𝒂𝒇𝒊𝒄𝒐 𝑳𝒐 𝒔𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒐 𝒅𝒊 𝒄𝒉𝒊 𝒓𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒆𝒅𝒊𝒕𝒐 𝒅𝒂 𝑫𝒓𝒚-𝑨𝒓𝒕 𝒄𝒐𝒍 𝒔𝒐𝒔𝒕𝒆𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝑰𝒑𝒂𝒛𝒊𝒂 𝑳𝒊𝒃𝒆𝒓𝒆𝒅𝒐𝒏𝒏𝒆 𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝑪𝒐𝒎𝒖𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝑪𝒆𝒔𝒆𝒏𝒂.

Ecco la locandina dell’iniziativa.