Rapolla, nasce la prima comunità energetica Lucana: ecco i dettagli

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa giunto alla nostra Redazione dal candidato Sindaco di Rapolla, Maurizio Colangelo:

“Un’idea innovativa a favore della collettività e all’insegna di un benessere condiviso.

Sono questi i tratti distintivi della comunità energetica lucana.

In un momento di grandi incertezze, come quello che stiamo vivendo, il progetto ambientale si pone come punto di riferimento per i cittadini della Basilicata.

Ideatore e promotore è Michele Stante, quarant’anni, artigiano di Rapolla, che, compresa la necessità di rimediare all’attuale rincaro delle bollette energetiche ha deciso di coinvolgere le famiglie del borgo vulturino in un’iniziativa collettiva volta alla costituzione della prima forza di auto sufficienza energetica regionale.

I dettagli dell’ambiziosa iniziativa sono illustrati proprio Michele Stante, secondo il quale è giunto il momento di dare una svolta alla progettualità nei Comuni lucani per evitare di essere schiacciati dalla crisi economica persistente e dagli eventi di carattere internazionale che entrano ogni giorno nella vita di tutti noi.

La ricetta proposta da Stante è unire le forze.

E le comunità energetiche si pongono come uno strumento prezioso.

Di cosa si tratta nello specifico?

Legalmente, una comunità energetica è un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni e piccole medie imprese, che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili‘.

Perché le comunità energetiche ricoprono un ruolo importante per la collettività?

Il primo aspetto è quello ambientale, perché va ad evitare la produzione di energia da fonti fossili e a dissipare energia in perdite di rete. Altro aspetto fondamentale è quello economico.

Grazie agli attuali meccanismi di incentivazione previsti dalla legge per promuovere la transizione energetica, cumulabili con altri contributi quali il super bonus, viene data la possibilità ad una associazione di famiglie di poter acquistare un impianto da utilizzare collettivamente per la produzione e l’autoconsumo energetico.

Le famiglie partecipanti al progetto diventano così produttrici e consumatrici di energia a chilometro zero, abbattendo drasticamente, se non addirittura azzerando, i costi in bolletta‘.

A chi si rivolge il suo progetto?

Principalmente alle famiglie che faticano a sostenere le elevate spese di luce e gas.

Oggi, milioni di famiglie, a causa dell’emergenza pandemica, si ritrovano in una condizione di povertà energetica causata dal crollo dei redditi.

Questo nuclei familiari si sono ritrovati di fronte a minacce di sospensione della fornitura elettrica a causa dei mancati pagamenti.

Ritengo tale situazione umanamente inaccettabile.

È giunto il momento di proporre soluzioni concrete.

Le comunità energetiche sono convinto che potranno dare un supporto alle famiglie lucane.

È una sfida impegnativa che voglio affrontare con entusiasmo e determinazione a partire dal mio Conune, Rapolla‘”.