PER L’AGRICOLTURA LUCANA IN ARRIVO NUOVI INVESTIMENTI PARI A 12 MILIONI DI EURO

È stato presentato il quarto pacchetto di bandi del Psr Basilicata 2014-2020 che con 12 milioni di euro incentiva, sulla base di un finanziamento quinquennale, la produzione integrata e l’agricoltura conservativa per gli agricoltori lucani.

Durante la presentazione del pacchetto l’assessore regionale all’agricoltura, Luca Braia, ha dichiarato:

“In soli 11 mesi dall’approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 e con un lavoro incessante degli uffici dipartimentali che stanno interpretando al meglio il nuovo corso e la nuova impronta che stiamo cercando di dare al comparto agricoltura in Basilicata abbiamo, ad oggi, impegnato 180,6 milioni di euro di risorse pubbliche, emanando dieci bandi e tre manifestazioni di interesse proposte al mondo della ricerca ed alle imprese stimolando all’aggregazione in filiere.

A meno di 75 giorni dalla scadenza del 29 Luglio scorso sono concluse le istruttorie delle 798 domande presentate e relative al primo pacchetto di bandi emanati a Maggio 2016 relativi al primo insediamento che consentirà l’avvio delle attività per 185 giovani agricoltori, mentre già siamo pronti ad aprire la seconda finestra per altri 200 giovani il 10 Novembre prossimo e che si dovrebbe chiudere a Febbraio.

Agricoltura di qualità e sostenibile a tutela dell’ambiente, per sintetizzare questi due bandi che seguono il grande sforzo compiuto a sostegno, con 87 milioni di euro, delle 2281 pratiche di biologico finanziate, che oggi presentiamo e proponiamo per la prima volta in Basilicata e che fanno riferimento alla misura 10 del Psr e che consistono nell’adozione di pratiche agronomiche innovative, in grado nel breve tempo di far produrre di più nel rispetto dell’ambiente e dei suoli.

Una dotazione finanziaria di ben 10 milioni di euro per incentivare la semina su sodo, al fine di preservare e migliorare la risorsa suolo con la non lavorazione eccessiva, la rotazione delle colture e le coperture vegetali obbligatorie ed altri 2 milioni di euro per i prossimi 5 anni destinati all’agricoltura integrata con la riduzione drastica ed utilizzo controllato di prodotti fitosanitari.

Siamo già al lavoro per far uscire altri 4 bandi entro la fine dell’anno. Abbiamo appena firmato l’accordo con Abi, seconda regione del Sud Italia, per mettere in campo le condizioni più efficaci di accesso al credito ai beneficiari delle misure del Psr Basilicata 2014-2020 e avviato una rivoluzione in termini di semplificazione, efficienza, trasparenza, cooperazione, coordinamento e digitalizzazione con l’adozione del sistema informativo Sia-Rb attraverso cui gli uffici gestiranno l’intero Psr 2014-2020 e, a regime, tutte le pratiche amministrative agricole.”

Il dirigente del Dipartimento Politiche agricole e forestali, Giuseppe Eligiato, ha precisato che:

“Per favorire la progettazione da parte degli enti pubblici abbiamo differito di 30 giorni la data di scadenza dei bandi sia per la misura 7.4 Investimenti per la creazione, modernizzazione ed estensione dei servizi di base per le popolazioni rurali, che per la misura 7.5 Investimenti per fruizione pubblica di infrastrutture ricreative, turistiche su piccola scala ed informazioni turistiche. Il differimento al 30 Novembre 2016 consente la presentazione delle istanze da parte dei comuni e delle Unioni dei Comuni e delle Province di Matera e Potenza, come richiesto dagli stessi amministratori, in modo da poter contare anche sulla qualità dei progetti esecutivi da presentare”.

Anche per le manifestazioni di interesse dedicate alla cooperazione è stata prorogata la data di scadenza al 15 Novembre 2016 in modo da andare incontro alle richieste provenienti dal partenariato e dalle associazioni di rappresentanza del mondo agricolo.

Sui dati di provenienza delle domande, Rocco Vittorio Restaino, dell’Autorità di gestione del Psr Basilicata 2014-2020, ha dichiarato:

“Il 57,7% delle domande proviene dalla provincia di Matera e il 35,7% dalla provincia di Potenza, prevalentemente dal Metapontino e dalla Collina Materana (24,7%), Vulture Alto Bradano (16%), Val d’Agri (14,3%) e Marmo Melando (13,7%). Il 40% dei giovani richiedenti risulta avere un diploma in ambito agrario e il 23% una laurea in ambito agricolo e equipollente. Risultano finanziabili 92 aziende con oliveti per produzione olive da olio, 72 per ortaggi, 70 per altre colture permanenti, 66 per frumento duro, 77 aziende di ovicaprini, 79 di bovini, 21 per suini.

La secondo finestra per l’accesso al secondo bando verrà aperta ai primi di Novembre, e in concomitanza si pubblicherà la graduatoria definitiva del primo intervento, si svolgeranno le verifiche in loco e successivamente si pubblicherà il bando Misura 4.1 in modalità integrata”.