“Non posso essere i più fragili a pagare”: scoppia il caso AIAS. Ecco la situazione

“Non possono essere i più fragili a pagare per le inadempienze della Regione”. 

Così esordisce in un Comunicato Francesco Mollica, Ex Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata e Vice Coordinatore Regionale di “Azione Basilicata” che aggiunge:

Scoppia il caso AIAS, struttura che da anni ha il compito di dare prestazioni a persone fragili ed interessate da disabilità gravi, per lo più bambini.

Ciclicamente il problema si ripresenta, infatti non è la prima volta che problematiche finanziarie inducono allo stato di agitazione il personale AIAS penalizzato nell’erogazione dello stipendio (1 o 2 mesi, qualcuno addirittura 4).

Sicuramente il momento attuale, sotto l’aspetto economico finanziario, non è dei migliori, proprio per questo la Regione dovrebbe impegnarsi di più per cercare di risolvere problemi, soprattutto se segnalati da tempo e formalizzato in un verbale sottoscritto da tutte le parti in causa lo scorso 30 Marzo 2021, invece di spostare la sua attenzione dai programmi e dalla buona amministrazione ai litigi di palazzo legato alle poltrone, offrendo così uno spettacolo indecoroso all’intera comunità.

La domanda sorge spontanea: ma in questo anno (dalla data di sottoscrizione del verbale) cosa è stato fatto?

Pare niente o quasi niente!

Eppure nel Verbale sottoscritto si assumevano impegni precisi.

Problemi sollevati, sviscerati e che dovevano trovare risoluzione da parte del Dipartimento Politiche sociali della Regione Basilicata.

Allo stato attuale dove le parti interessate, in aggiunta con la presa di coscienza da parte dei Sindacati, si chiedono tavoli risolutivi atti a tamponare la crisi di un servizio che va rivisto per poter continuare a dare prestazione e, dove, è importante ribadirlo, oltre ai lavoratori chi ne paga le conseguenze sono gli utenti, quelli più fragili ai quali va assicurata la cura degna di un Paese e Regione civile.

Cosa si può fare?

E’ evidente che aspettare il ridisegno del settore, con nuova normativa, comporterebbe tempi lunghi e non veloci come il problema sollevato da tutti impone.

Si potrebbe, perciò, pensare -se la volontà della Regione è veritiera e proprio perché si è in fase di predisposizione del bilancio- di trovare risorse a ciò dedicate e con un apposito articolo, da inserire nella finanziaria di accompagno al bilancio, prevederne l’ anticipazione, in attesa di una risoluzione più radicale con la rivisitazione delle prestazioni dell’intero settore.

E’ una pratica legittima e già sperimentata e percorsa anni addietro che ha permesso la continuazione delle prestazioni a favore degli utenti finali e con la tranquillità dei lavoratori che devono operare.

Pertanto, l’assessore competente, (che si è recato presso la struttura unitamente al Direttore Generale) la IV Commissione consiliare e la Commissione bilancio si attivino, lavorando in sinergia, affinchè tale soluzione possa concretizzarsi e riportare serenità sia ai lavoratori che ai fruitori del servizio che, come specificato, rappresentano la fascia di cittadini più svantaggiati e fragili della nostra comunità regionale“.