A Melfi la mostra di Vincenza Spiridione, originaria di Barile e residente a Roma: tocca il delicato tema delle migrazioni. I dettagli

Prosegue la collaborazione in rete tra il Comune di Melfi, la Direzione Regionale Musei Basilicata e la Diocesi sui progetti culturali in città.

Per il terzo anno consecutivo il Museo Archeologico ospita una mostra di arte contemporanea.

Quest’anno l’esposizione, dal titolo “AttraVerso. Il lungo viaggio”, della lucana Vincenza Spiridione, originaria di Barile e residente a Roma, tocca il delicato tema delle migrazioni.

Ha sottolineato l’assessore alla rigenerazione urbana Alessandro Panico:

“Un fenomeno che ha sempre interessato i nostri luoghi, terre di transito tra Europa, Africa e Oriente.

Gli stessi testimoni ospitati nel Museo, reperti millenari, raccontano in fondo una lunga storia di viaggio e contaminazione: un fatto in sé, sul quale siamo chiamati ad argomentare un giudizio: sta a noi decidere se in positivo o in negativo e determinarne le conseguenze”.

Per l’artista Spiridione:

“l’uomo è un essere in cammino, un divenire in sé.

Nella volontà di riscatto del migrante si attualizza un processo di liberazione creatrice, su cui hanno riflettuto i pensatori occidentali fin dal Medioevo, soprattutto di tradizione francescana”.

Ha aggiunto la direttrice del Museo, Erminia Lapadula:

“L’enciclica Fratelli Tutti, del Santo Padre Francesco, contiene un invito a sperimentare anche il linguaggio dell’arte come strumento di dialogo e fratellanza tra i popoli, e opere dell’artista avvicinano il pubblico a questo rilevante tema sociale ed invitano ad una riflessione”.

Per il Sindaco di Barile, Antonio Murano;

“la storia delle comunità Arbereshe in Basilicata è testimone positivo di dialogo e incontro tra culture, in un luogo che diventa perciò suggestivo al punto da essere stato scelto da un intellettuale come Pier Paolo Pasolini per alcune scene del suo Vangelo secondo Matteo”.

Un saluto a nome di S.E. Mons. Fanelli è stato formulato dal delegato diocesano Michele Todisco.

La mostra, ospitata nelle scuderie del castello federiciano, è stata inaugurata ieri 29 luglio 2023 e resterà visitabile fino a ottobre.