Rionero: “Crob chiude il bilancio consuntivo 2022 con un buco di oltre 4 milioni di euro”. I dettagli

“Il Crob chiude il bilancio consuntivo 2022 con un buco di oltre 4 milioni di euro e per evitare che tale disavanzo pesi ulteriormente sulle condizioni del personale sanitario e degli utenti del centro oncologico lucano occorre che il Presidente Bardi ripiani al più presto il deficit, frutto probabilmente di scelte gestionali sbagliate poste in essere dall’attuale maggioranza di governo”.

E’ quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Giovanni Vizziello che così commenta i risultati dell’analisi del Quotidiano Sanità sul rischio crack di alcuni ospedali pubblici italiani.

Spiega Vizziello:

“Quando la governance di strutture di eccellenza del sistema sanitario come il Crob viene selezionata sulla base delle conoscenze piuttosto che della conoscenza i risultati non possono che essere deludenti sotto il profilo dei conti pubblici, come della qualità dei servizi erogati e questo è quello che, purtroppo, è avvenuto al Crob negli ultimi anni.

Speriamo che il segno meno fatto registrare dal bilancio consuntivo 2022 del Crob, in uno all’ulteriore deficit da oltre due milioni di euro fatto registrare dall’Azienda sanitaria di Matera alla fine del 2021 siano gli ultimi lasciti della Dottoressa Pulvirenti alla Basilicata in una regione che proprio sotto l’aspetto delle politiche sanitarie deve trovare la forza di voltare pagina rispetto a quanto andato in onda negli ultimi anni.

Le recenti nomine del management sanitario effettuate sia al Crob sia all’ASM sono senza dubbio conformi a quei criteri meritocratici di selezione della governance delle strutture sanitarie da noi auspicati si dall’inizio dell’attuale legislatura e, benché tardive, possono rappresentare un passo avanti soprattutto se accompagnate da una attenta ed oggettiva valutazione dei risultati in termini di miglioramento delle prestazioni sanitarie erogate.

Chiederemo che l’Assessore Fanelli riferisca in IV Commissione delle ragioni che hanno determinato il disavanzo di gestione fatto rilevare dal Crob per capire se siamo al cospetto di un deficit strutturale o più semplicemente determinato da episodi contingenti, come l’aumento dei costi di luce e gas, anche al fine di mettere il nuovo Direttore Generale De Fino nelle condizioni di operare le scelte migliori per il rilancio del Crob, quale struttura di eccellenza delle cure oncologiche in Basilicata”.