Monticchio, la bellissima e attesissima processione di San Michele rischia di saltare per “una decisione drastica”: ecco quale

A breve si faranno spazio, nel paradiso naturale di Monticchio Laghi, i festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo.

Quest’anno, tuttavia, la parte più suggestiva e attesa dell’intera manifestazione religiosa potrebbe venir meno: la venerazione serale della statua collocata sul battello illuminato.

Questa la decisione del Commissario del Parco naturale regionale del Vulture, ritenuta discutibile dal consigliere comunale di Rionero, Michele Giammatteo, il quale dichiara:

“È l’ormai dilemma tra cuore e ragione, tra tradizione e annullamento della cultura popolare che vede nei festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo a Monticchio Laghi la sua apoteosi negativa.

I fatti: come ormai consolidata tradizione, a conclusione dei festeggiamenti in onore del Santo, si svolge la processione a Monticchio Laghi con allocazione della statua sul battello che navigherà sulle acque del Lago.

Quest’anno però, alla luce di quanto deliberato dalla legge regionale sulla istituzione del Parco regionale naturale del Vulture che vieta l’uso di battelli a motore nel lago, il Commissario dell’ente parco naturale regionale del Vulture ha negato l’autorizzazione alla messa in pratica di tale processione, perché ‘la navigazione è vietata’ e quindi, in maniera conseguenziale, la processione, usando una frase tanto cara al Manzoni nei Promessi Sposi, ‘non s’ha da fare’.

Ovviamente tutto potrebbe essere fatto se, come recita la lettera del commissario del neonato ente parco, venissero utilizzati battelli privi di alcun tipo di motore (pedalò o barche a remi o a vela).

Una piccola riflessione a questo punto occorre farla, alla luce soprattutto di quanto in premessa, partendo dalla modifica a tale divieto dove si legge che la promozione e gestione di servizi turistici, culturali e sociali. passa anche attraverso l’uso di battelli diversi.

Può una miope e straordinaria interpretazione di una legge regionale cozzare con un momento di fede popolare e di tradizione consolidata?

Si nega il permesso di trasportare il Santo sul battello perché la navigazione è vietata?

Ma quale ulteriore danno, egregio commissario dell’ente, potrebbe portare una processione che nulla chiede se non una timida e temporanea deroga a quanto stabilito?

È mai possibile che la mannaia di una decisione così drastica deve umiliare e mortificare la coscienza di tante e tante persone che in una simile occasione si recano a onorare San Michele?

Ne è amaramente consapevole anche il rettore dell’Abbazia di San Michele di Monticchio che, con sofferenza, ha appreso tutto questo.

Ci chiediamo, a questo punto, ma davvero possiamo accettare che la presunta tutela del bacino lacustre tanto sostenuta dal commissario di un ente che si configura solo sulla carta possa essere cosi efficiente negando l’autorizzazione di tale processione, che val bene ricordare non porta con se decine e decine di barche a seguito né grandi e mostruosi navi su lago?

E i comuni che ricadono nel parco possono far finta di ignorare, come sempre accade, una simile decisione di divieto?

Tanti cittadini e tantissimi fedeli chiedono che tale decisione venga annullata e si dia una deroga per lo svolgimento della processione.

In fondo, egregio commissario, si tratta di rispettare quella tradizione popolare e religiosa, che è anche vita delle nostre popolazioni, senza avere una cinica e cieca interpretazione dei divieti che vanno solo nella direzione di un ulteriore distacco tra chi gestisce la cosa pubblica e chi conserva ancora dentro di sé l’amore verso le proprie radici.

Anche perché in molti serpeggia la volontà che nessun divieto, così in parte immotivato, potrà fermare la processione.

In chiusura, invito l’Assessore all’ambiente e all’energia Pietrantuono e i sindaci di Atella e Rionero a prodigarsi per far si che la manifestazione religiosa abbia il suo svolgimento”.