FCA DI MELFI: “LO STABILIMENTO PRODUCE SEMPRE MENO, SUBITO UN NUOVO MODELLO”. ECCO I DATI

I dati della produzione del terzo trimestre 2017 degli stabilimenti finali di FCA continuano l’andamento positivo dei volumi produttivi rispetto all’anno precedente, nonostante la flessione riscontrata in particolare nello stabilimento lucano.

In particolare la crescita nel settore auto è rappresentata da un incremento di 21.504 unità (+3,9%), e sale a 22.744 unità (+3%) considerando i veicoli commerciali di Sevel. Crescita che va a compensare la flessione del 15,2% sulle produzioni di Melfi, che hanno determinato una richiesta di Cassa Integrazione ordinaria anche sulle linee di produzioni di Renegade e 500x.

Il segretario nazionale Fim-Cisl e responsabile del settore automotive, Ferdinando Uliano, ha precisato:

“Nonostante queste situazioni di flessioni riscontrate sullo stabilimento di Melfi la tendenza è quella di superare 1 milione di vetture prodotte anche per il 2017.

La nostra azione sindacale ha impegnato FCA dal 2012 a portare investimenti significativi negli stabilimenti italiani che hanno consentito di rilanciare marchi importanti come Maserati, Alfa Romeo, Jeep e di ottenere risultati importanti sul piano occupazionale e sulla redditività grazie al peso maggiore dei marchi premium.

L’obiettivo di FCA della piena occupazione “senza uso di ammortizzatori” entro fine 2018 di tutti gli oltre 56.000 lavoratori, pur essendo molto vicino, difficilmente verrà raggiunto vista l’attesa per il lancio della vettura premium di Pomigliano, della seconda vettura di Mirafiori e la situazione di Cassa Integrazione dello stabilimento di Melfi. Siamo lontani dai periodi bui del 2014 dove il 40% dei lavoratori usavano gli ammortizzatori, oggi siamo all’8% ma bisogna proseguire con gli investimenti.

L’avremmo colta già da tempo, se la nuova occupazione avuta nel 2014-2016 di oltre 3.000 unità l’avessimo potuta distribuire in maniera uniforme su tutti gli stabilimenti italiani. Ovviamente questo non è possibile perché gli incrementi occupazionali seguono normalmente gli investimenti nei vari stabilimenti, è stato così per le assunzioni a Melfi e in altri plant ed è stato così anche per gli oltre 730 nuovi ingressi di Cassino. Nei fatti un vero e proprio incremento occupazione che però non può andare a ridurre l’uso degli ammortizzatori di siti come Mirafiori e Pomigliano.

Il dato sulle produzioni non è solo di quantità ma anche di qualità. La quota di segmento medio-alto cresce ulteriormente. Le auto di fascia medio-alta prodotte nel 2012 rappresentavano solo il 20% dei volumi, mentre nel 2016 si attestava ad un ottimo 59% dei volumi, nei primi nove mesi del 2017 si è addirittura superato il 62%. E questo dato sta continuando a crescere perché sia le produzioni di Cassino che di Mirafiori continuano a macinare volumi”.

Uliano passa poi ad analizzare i dati della produzione di ciascun stabilimento FCA. Su Melfi ha dichiarato:

“Lo stabilimento ha prodotto complessivamente, nei primi nove mesi, 246.150 vetture (-15,2% rispetto al 2016) con oltre 21 giorni di Cigo su oltre 7400 dipendenti. Le produzioni di Jeep Renegade e 500X hanno raggiunto la quota di 203.500 (-14,6%). La Fiat Punto che con le 42.650 (-17,0%) anche per il 2017 è in discesa produttiva. Come già abbiamo sollecitato FCA è indispensabile per i lavoratori impegnati sulla Punto individuare una soluzione produttiva l’obiettivo della piena occupazione per Melfi significa dare una prospettiva certa ai lavoratori attualmente impegnati su questa linea di produzione con un altro modello”.

Di seguito i dati di FCA e Ferrari sulla produzione degli ultimi anni.