ELIAMBULANZA IN TUTTI I COMUNI DELLA BASILICATA: ECCO LA GRANDE NOVITÀ DELLA RIFORMA SANITARIA

A Potenza, presso la Sala Inguscio della Regione, si è svolto una riunione voluta dal Presidente Marcello Pittella che ha deciso di incontrare i sindaci lucani per discutere dell’implementazione del servizio di emergenza-urgenza della Regione Basilicata.

Uno dei pilastri della riforma sanitaria della Basilicata consiste nella possibilità di organizzare postazioni di atterraggio per l’eliambulanza in tutti i 131 comuni lucani h24.

I sindaci sono stati invitati per dare la loro adesione e collaborazione per perfezionare il nuovo servizio di eliambulanza notturna, mettendo a disposizione le proprie aree, principalmente  i campi sportivi da destinare al decollo e all’atterraggio dei mezzi di soccorso.

I primi cittadini sono stati anche informati sull’intero impianto della riforma il cui obiettivo è di arrivare  entro il mese di Ottobre alla sperimentazione del volo notturno per il maggior numero possibile di comuni, per  poi estenderlo a tutti.

L’assessore alle Politiche della Persona Flavia Franconi ha sottolineato l’importanza di questo primo incontro per il censimento delle adesioni delle diverse amministrazioni.

Il prossimo step per la riorganizzazione dei servizi emergenza urgenza, che devono rispondere sempre più alle esigenze dei cittadini, riguarda l’acquisto di nuove autoambulanze medicalizzate e attrezzature già deliberato dalla giunta regionale.

Il direttore generale del Dipartimento Donato Pafundi introducendo i lavori ha sottolineato gli sforzi per attuare la riforma ponendo l’accento sulle difficoltà normative per l’attuazione del riordino.

La spesa sanitaria ha vincoli stringenti. E inderogabile è anche la norma sulle 11 ore di riposo del personale medico che comporterebbe un incremento di personale difficilmente concretizzabile, per non parlare dell’obbligo di avviare piani di rientro non solo per le Regioni in disavanzo ma per le singole aziende ospedaliere, che dal  2017 riguarderà anche i singoli plessi ospedalieri, quindi 4 dei i 5 PSA della Basilicata.

Il servizio 118 “Emergenza urgenza” deve dare risposte al cittadino, il potenziamento di esso rappresenta il primo momento di accesso al sistema sanitario.

Il direttore del Dires 118  Diodoro Colarusso, ha sottolineato:

“Si parte dal potenziamento e dai nuovi servizi del 118 agli amministratori  presenti. L’obiettivo  è garantire il volo in tutti i comuni della regione, ovviamente con verifiche e controlli. Il volo notturno è il servizio aggiuntivo, perché oggi è già garantito nelle fasce diurne anche se solo in alcuni comuni. Ora lo si vuole estendere a tutte le aree della Basilicata 24 ore su 24”.

Individuazione di aree idonee, oltre che predisposizione  dell’illuminazione e di impianti di energia.

I costi per i Comuni per quanto riguarda il sistema di illuminazione, sarebbero piuttosto contenuti, l’acquisto di una valigetta con in dotazione una serie di faretti da posizionare sui terreni dei campi sportivi per poche migliaia di euro.

Cosi come i costi di gestione, una volta attrezzate le aree che riguarderebbero quelli per l’accensione e i controlli.

Una volta messa in piedi la rete, si stimano costi di gestione piuttosto bassi, già sperimentati nell’area di  Melfi che in  presenza di condizioni ottimali (assenza di grandi strutture circostanti o montagne, tralicci)  riguarderebbero solo quelli per l’accensione delle luci e dei controlli per la manutenzione.

La novità di oggi è la possibilità di raggiungere di notte anche i Comuni che non hanno presidio ospedaliero.

Il presidente della Regione, Marcello Pittella ha concluso:

“L’eliambulanza deve poter arrivare dovunque, salvo condizioni meteo avverse in virtù di un obbligo morale oltre che normativo.

Il costo per l’operazione eliambulanza per la sperimentazione dai 6 ai 9 mesi  è di circa 900 mila euro.

Non ci saranno in questo caso problemi di spesa che dovranno invece essere considerati per efficientare il sistema e per rispondere alla domanda di salute in termini di sicurezza.

La discussione proseguirà nelle sedi deputate (commissione consiliare e consiglio regionale) coinvolgendo  per aree omogenee amministratori e  cittadini per sedimentare  e maturare l’esigenza di questa riforma, condividerla e  aggiustarla laddove ve ne sia bisogno”.