CAPODANNO RAI 2018: VENOSA A RISCHIO! “ABBANDONARE STERILI LOTTE TRA CAMPANILI”

Il consigliere Mollica ha presentato una mozione sul capodanno Rai con cui chiede di impegnare il Presidente e la Giunta della Regione Basilicata:

“a confermare il calendario già programmato che prevede lo svolgimento dell’evento a Venosa nel dicembre 2018 e a Matera nel dicembre 2019 e a rinnovare per un altro anno, così come previsto all’art. 3, il Protocollo d’Intesa sottoscritto con RaiCom Spa, al fine di consentire anche all’area del Metapontino di essere sede di tale iniziativa”.

Mollica ha spiegato:

La mozione prende spunto da quanto accaduto nei giorni scorsi, in cui abbiamo assistito alla mobilitazione di alcuni territori al fine di ottenere l’assegnazione del capodanno Rai 2018, evento che rientra tra quelle iniziative di carattere informativo, divulgativo e tecnologico scaturite dalla sottoscrizione con la RaiCom Spa del protocollo d’Intesa (di cui alla DGR 293 del 15.03.2015) stipulato nell’ambito della funzione di promozione e valorizzazione delle risorse culturali, sociali, ambientali, artistiche e monumentali, propria della Regione.

Tale corsa al protagonismo mal si concilia con la scelta, attuata dalla Regione Basilicata, di unità e condivisione del territorio, scelta che allo stato risulta essere stata vincente, con innegabili vantaggi per l’intera Basilicata.

Si consideri tra tutte l’inserimento di Matera tra le mete del 2018 per il New York Times.

L’intera comunità territoriale, istituzionale ed umana solo restando unita ed abbandonando sterili lotte tra campanili potrà costruire visioni di futuro e di avvenire positive e di crescita per l’intera Regione, perché se da un lato è certamente legittima l’aspirazione di tutti i territori ad essere parte attiva e protagonisti di tali iniziative, dall’altro non si può e non si devono svilire gli investimenti e le programmazioni anche economico finanziarie già effettuate dai Comuni fino ad oggi indicati quali sedi degli eventi, oltre che le aspettative delle intere comunità”.