BARILE: OLTRE 200 PERSONAGGI HANNO ANIMATO IL PRESEPE DEL PARCO URBANO DELLE CANTINE. LE FOTO

Il Parco Urbano delle Cantine di Barile (dove Pasolini nel 1964 girò alcune scene del film”Il Vangelo secondo Matteo), dopo anni di assenza, ha riproposto, con le sue caratteristiche cantine, un bellissimo Presepe Vivente.

Oltre 200 personaggi (con la partecipazione di migranti, albanesi e rumeni) hanno rappresentato alcune scene importanti: la Natività, la Corte di Erode, I Magi (tra questi, il Sindaco A. Murano ed il vice Sindaco Michele Fusco).

Neanche la giornata fredda ha fermato gli organizzatori (dall’associazione RestArt, alla pro-loco fino alla locale scuola comprensiva “Giovanni XXIII”).

Ad accogliere i visitatori la Casa di Babbo Natale, a seguire la bottega degli ufficiali del censimento con i due profeti Isaia e Michea.

La Sinagoga con l’Amenorah ed i Rabbini Donato M. Mazzeo ed Antonio Cammarelle, lo Scriba Antonio Volonnino.

Alcune botteghe, dal calzolaio al fabbro hanno arricchito il presepe.

Il Sindaco Antonio Murano ed il vice Sindaco Michele Fusco, che hanno impersonato i Magi, prima di far entrare i visitatori, con un clik, hanno inaugurato la nuova illuminazione nel parco urbano delle cantine delle “tre Fontane”.

Tra le cantine aperte, da segnalare quella dell’associazione “Il Giglio”, che ha dato possibilità, con la collaborazione del “Vecchio Tram” di Rapolla, agli infreddoliti personaggi e visitatori di degustare “le pettole”, la tipica pasta fritta del Natale.

Il Sindaco Murano ha riferito:

“Questa rappresentazione è l’inizio di una lunga serie.

Ringrazio le tante associazioni ed anche i migranti, presenti nel nostro paese, che hanno rappresentato parti importanti del presepe vivente, a dimostrazione della loro integrazione nel tessuto sociale”.

Significativo il commento dello scrittore-giornalista Emilio D’Andrea:

“Arcana magia con Gesù di Pasolini che nasce ancora a Barile”.

Antonello Di Lucchio da Rionero che ha impersonato un censore, ha aggiunto:

“Apprezzamento per le ambientazioni scenografiche suggestive, con le luci ed ombre, che disegnavano i volti dei personaggi nelle cantine”.

Da ricordare che i vestiti dei personaggi sono giunti da Milano, grazie a Giuseppe Carfagno, profondamente legato al centro arbereshe.

Di seguito alcune foto della manifestazione.