San Fele si candida per diventare “un villaggio rurale intelligente”. Ecco il progetto

Martedì, 12 maggio 2020: San Fele riparte, e lo fa, come sottolinea Elisabetta Chieca (Assessore al Turismo, alla Comunicazione ed alla Progettazione Europea Comune di San Fele):

“con l’invio della Manifestazione di interesse a diventare un villaggio rurale intelligente.

Azione preparatoria sulle aree rurali intelligenti nel 21° secolo, come capofila della RETE ANTENNA PON IN RICERCA E INNOVAZIONE della Basilicata (costituita in convenzione fra enti locali con l’ex art 30 del TUEL).

Il progetto ‘Smart Rural’ è un progetto di due anni e mezzo coordinato dal gruppo E40 e sostenuto dalla Commissione europea (DG AGRI) con l’obiettivo generale di promuovere ed ispirare i villaggi a sviluppare e attuare approcci e strategie di smart village in Europa, e trarre conclusioni e sostenere i futuri interventi della PAC su villaggi intelligenti.

17 villaggi sono stati selezionati in tutta Europa per ricevere assistenza e supporto tecnico attraverso il progetto.

5 villaggi sono già stati selezionati in Irlanda, Finlandia, Francia, Repubblica Ceca e Grecia, e altri 12 villaggi saranno selezionati in tutta Europa.

I comuni selezionati riceveranno supporto da parte di esperti nazionali ed europei sullo sviluppo e l’implementazione di strategie locali innovative, visiteranno altre realtà europee di simili dimensioni e parteciperanno ad iniziative europee di formazione, come la Smart Village Academy, e ad eventi europei in cui poter promuovere le proprie azioni innovative e confrontarsi con istituzioni europee ed altri network urbani.

Il driver principale è fare leva sulle peculiarità storiche, culturali, naturalistiche e ambientali dei luoghi fra i più importanti e rappresentativi per bellezza della regione, un abitato che snocciola con le sue viuzze intorno al centro storico fatto di case di pietra e di luoghi religiosi di notevole importanza (il Santuario Mariano di Pierno).

Anche la cultura immateriale è fatta da tradizioni orali che raccontano del brigantaggio e di lotte contadine.

Una delle principali motivazioni, far fronte al fenomeno dello spopolamento, rimettendo in circuito la storia e la tradizione locale intorno alle parole cultura, accoglienza, accessibilità, benessere per creare posti di lavoro e attraverso le nuove tecnologie e la trasformazione digitale far sì che diventi una comunità intelligente, connessa e in rete con realtà nazionali e internazionali.

Attraverso lo Smart Rural San Fele e l’intera area potranno entrare a far parte di una rete internazionale e nazionale che avvierà una comunicazione efficace sia attraverso la virtualità che in maniera reale, coinvolgendo i cittadini con processi partecipati al fine di ridisegnare insieme lo sviluppo sostenibile in modo consapevole.

Si tratta anche di riconsiderare il rapporto fra generazioni tentando e cercando di ricucire un rapporto fra le vecchie generazioni e le nuove.

Insomma, un’opportunità per sperimentare ed innovare!”.