ORRORE A RIONERO: CANE UCCISO BARBARAMENTE! “PENE PIÙ SEVERE PER REATI CONTRO ANIMALI”

A Rionero si è consumato un gravissimo atto di inciviltà e vigliaccheria.

Ieri mattina, nei pressi di Fontana 61 (precisamente in un terreno incolto) un cane di taglia abbastanza grande è stato rinvenuto completamente carbonizzato.

Lo scempio è stato immediatamente segnalato al Comando di Polizia Locale, prontamente intervenuto per effettuare i dovuti accertamenti.

Il Comandate Magg. Mauro Di Lonardo ha riferito direttamente alla nostra Redazione che non sarà possibile effettuare approfondite analisi direttamente sull’animale in quanto lo stato dello stesso non lo concederebbe.

Inoltre, non si conoscono ancora le dinamiche dell’accaduto, ma la presenza di bottiglie di vetro vicino alla carcassa farebbe pensare ad una preventiva uccisione del malcapitato animale che solo successivamente sarebbe stato riposto in un grosso sacco dei rifiuti, trasportato nel luogo del ritrovamento e lì barbaramente incendiato.

Il Comandante della Polizia Locale sottolinea l’ignobiltà del gesto e la necessità di segnalare qualsiasi tipo di sospetto al Comando Rionero, anche in modo completamente anonimo.

Si provvederà presto alla rimozione della carcassa.

Rinaldo Sidoli, responsabile nazionale della onlus L.e.I.D.A.A. (Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente) ha così commentato l’accaduto:

“Siamo davanti  all’ennesimo atto di inciviltà e ignoranza.

Non lasciamo che l’omertà difenda dei criminali. Chi ha visto, parli. Abbiamo bisogno di ricostruire i fatti e le responsabilità dell’uccisione.

Gli animali non sono solo vittime di maltrattamenti, subiscono troppo spesso violenze inaudite configurabili come vere e proprie torture.

La normativa vigente è inadeguata.

Questo ennesimo atto di crudeltà fa emergere l’esigenza di punire con maggiore severità reati come l’uccisione di animali e il maltrattamento.

I nostri amici a quattro zampe hanno il diritto di essere tutelati e rispettati in tutti gli aspetti della loro vita. Non si può ignorare chi è più debole, chi è senza voce va difeso”.

Conclude la nota, Caterina De Canio, responsabile del Movimento Animalista Basilicata:

“Ci costituiremo parte civile per ottenere giustizia.

Ci batteremo affinché i colpevoli vengano condannati. Chi maltratta gli animali, va fermato perché è un soggetto pericoloso portato a delinquere e a usare violenza in particolare sulle categorie più fragili come donne e bambini”.

Speriamo che si faccia luce sulla faccenda e che venga fermato il fautore di questo atto gravissimo.

Di seguito le foto.