Melfi: le mura millenarie si tingono di viola per la Giornata dedicata a questi piccoli guerrieri. L’iniziativa

Le mura di Melfi (PZ) si tingono di viola per la Giornata Mondiale della Prematurità.

Il Comune di Melfi aderisce (domani 17 Novembre) all’iniziativa della Società Italiana di Neonatologia (SIN), di Vivere Onlus e del Coordinamento delle Associazioni dei Genitori.

Lo rende noto il sindaco di Melfi, Livio Valvano:

“Anche Melfi si unisce idealmente in un abbraccio solidale ‘virtuale’ all’iniziativa mondiale, per sensibilizzare sui problemi legati alla nascita prematura, illuminando di viola le mura millenarie come centinaia di altri monumenti nel mondo”.

Nella nota del Comune si legge:

“Sarà un giorno in cui le regioni, attualmente divise dalla pandemia avranno l’occasione di essere unite sotto un solo colore: il viola della prematurità.

La prima Giornata internazionale di sensibilizzazione per la nascita prematura è del 2008; dal 2011 si celebra annualmente e ha preso il nome di Giornata mondiale della prematurità.

In tanti si stanno attivando con diverse iniziative che coinvolgeranno i piccoli prematuri ricoverati, anche con eventi online, collegando i reparti alle famiglie e all’intera comunità attraverso un filo invisibile, per dare e chiedere un forte segnale di attenzione al problema della prematurità.

Tutte le iniziative saranno supportate e comunicate attraverso la pagina Facebook e Twitter della SIN, per promuovere la Giornata con post dedicati ed un motivo grafico realizzato ad hoc per la personalizzazione dell’immagine del profilo.

Le foto dei monumenti e degli ospedali illuminati saranno raccolte in un unico video celebrativo, segno tangibile di una sempre maggiore consapevolezza e sensibilità sul tema.

La SIN ha, inoltre, diffuso sul suo canale Youtube un video istituzionale sulla Prematurità, in cui ribadisce l’elevato livello di assistenza della rete dei punti nascita italiani, che garantiscono cure specializzate ai piccoli prematuri e alle loro mamme, in un percorso che continua anche dopo la dimissione”.