Coronavirus Lavello: contagi tra le attività dell’automotive e dell’indotto stanno colpendo interi nuclei familiari! I dettagli

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Sindaco di Lavello (PZ), Sabino Altobello:

“Partecipando alla riunione del Direttivo ANCI convocato con urgenza questa mattina per affrontare la situazione preoccupante dell’aumento dei contagi da Covid e della relativa situazione delle strutture sanitaria, ho manifestato tutta la mia preoccupazione per quanto sta avvenendo nel territorio dell’area nord della Basilicata ed in modo particolare nella propria Comunità.

Infatti, quello che osserviamo dai dati della piattaforma della Regione Basilicata nell’ultimo mese, e segnatamente negli ultimi quindici giorni, pone un tema non più rinviabile rispetto ai contagi riconducibili ad operai delle attività industriali dell’automotive e dell’indotto che stanno contagiando interi nuclei familiari.

Gli addetti alla produzione denunciano che le protezioni individuali sono assolutamente insufficienti ed i protocolli di sicurezza attuati sono di gran lunga al di sotto di quelli previsti ed attivati nelle scuole che pure, nella nostra Regione, sono state prudenzialmente chiuse.

Ritengo che questi luoghi importanti per la nostra economia, per poter continuare a svolgere le proprie necessarie attività debbano vincolarsi o essere obbligate ad adottare un protocollo di prevenzione sanitaria che preveda uno screening periodico, costante, che riguardi in modo capillare tutti gli operai e che potrebbero essere effettuati rapidamente senza interferire o bloccare le produzioni.

I test antigenici rapidi debbono essere impiegati immediatamente nella nostra Regione oltre ai nuovi dispositivi di kit rapidi che già altre regioni (Veneto) si apprestano ad utilizzare.

Non possiamo consentirci di avere un numero così elevato dei contagi in una Città come Lavello che, fra poco, potrebbe raggiungere la quota dell’1% della intera popolazione (siamo già allo 0.89%), né possiamo essere indulgenti ed essere schiacciati dall’equazione che la maggiore occupazione debba essere sacrificata per le condizioni di sicurezza e tutale della salute dei nostri operai, ed a questo punto di intere Comunità”.