MELFI, LA FISMIC DICHIARA: “DA NOI C’È POSTO SOLO PER GLI ONESTI, TUTELIAMO CHI VUOLE DENUNCIARE!”

Nella tarda mattinata di oggi, a Melfi, si è tenuta la conferenza stampa indetta dalla Fismic, alla presenza del segretario nazionale Roberto Di Maulo, del segretario di Puglia e Basilicata Antonio Zenga, del segretario di Melfi Pasquale Capocasale, per chiarire la posizione del sindacato rispetto alle ultime vicende che stanno interessando l’indotto Fca di San Nicola di Melfi.

Come è noto, qualche giorno fa il vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, monsignor Gianfranco Todisco, ha accusato l’esistenza di presunte tangenti in cambio di un lavoro presso l’indotto Fca.

Il vescovo è tornato sull’argomento in un lunga intervista concessa alla nostra redazione.

Sul caso si è mossa anche la Procura di Potenza che ha convocato il vescovo per approfondire eventuali condotte corrotte.

Dichiarazioni che hanno fatto scalpore e alle quali è seguito il racconto di una donna del foggiano che ha affermato di aver pagato migliaia di euro a dei delegati Fismic per far lavorare suo figlio in fabbrica.

La Fismic si è dichiarata sin da subito estranea sospendendo dall’organizzazione i delegati coinvolti. A questa decisione è seguita quella di Fca che ha licenziato entrambi i lavoratori.

Di Maulo ha dichiarato:

“Voglio smentire innanzitutto che Mauriello sia il nostro responsabile dell’area di Foggia, era soltanto un rsa della nostra associazione, nato a Foggia.

Il nostro sindacato ha naturalmente una serie di problemi ma non per questo si può dire che non sia sano, invito piuttosto a vedere la gestione opaca di altri sindacati che sono stati addirittura commissariati.

Da parte nostra ci sarà sempre la massima collaborazione con la magistratura, anzi chiederemo di essere ascoltati ma non perché siamo a conoscenza di qualcosa ma per dimostrare al popolo che noi non siamo per l’omertà ma per la legalità.

Uno dei mali dei nostri giorni è che i giovani, per trovare lavoro, sono costretti a passare per la raccomandazione di turno: dobbiamo estirpare questa pratica che alimenta corruzione e criminalità.

Come è noto Mauriello è stato sospeso dalla nostra associazione e pur avendo la fedina penale pulita resta condannabile dal punto di vista etico.

Bisogna inoltre precisare che se le dichiarazioni del vescovo riguardano l’indotto qui siamo all’interno di Fca”.

Per Zenga e Capocasale:

“Il vescovo ha fatto il 50% del lavoro, ci auguriamo che la magistratura compia il restante 50%, accertando eventuali illeciti e precise responsabilità in modo che le dichiarazioni del vescovo non cadano nel vuoto. Invitiamo pertanto chiunque sappia qualcosa di mettersi a disposizione della magistratura”.