Melfi: al via una passeggiata lungo l’Appia alla scoperta dell’antica Chiesa della Madonna di Macera. Ecco l’iniziativa

Il CSI MELFI organizza una passeggiata lungo l’Appia Antica, partendo da Piazza Craxi, sino all’antica Chiesa della Madonna di Macera, attraverso un percorso di circa un’ora.

Specifica CSI MELFI:

“Celebreremo la “Regina Viarium”, come in tanti luoghi attraversati dall’Appia Antica, e ricorderemo le antiche tradizioni legate al culto della Madonna di Macera, per sensibilizzare a favore del recupero dell’antica chiesa rurale, oggi promosso dalla Pro Humanitate APSSD impegnata in un non semplice progetto di recupero”.

Racconta il Presidente Lorenzo Morano a proposito della Chiesa della Madonna di Macera di Melfi:

“La Chiesa situata a pochi chilometri dall’abitato di Melfi, lungo la Strada Provinciale 111 Madama Laura, che fino agli anni 80 era il principale collegamento tra la città e l’area industriale, presente ben prima dell’arrivo della Fiat, è da anni ormai in completo stato di abbandono ed addirittura risulta anche che sia stata trafugata la statua della Madonna stessa.

Questa Chiesa ha sempre avuto un rapporto importante con la città e la sua popolazione, soprattutto nell’epoca in cui l’economia era prettamente di tipo agricolo, ma soprattutto questa Chiesa ha un’importante valore storico in quanto si trova sul tracciato dell’Appia Antica che, dove è situata la Chiesa, coincide anche con il Tratturo Regio Melfi-Castellaneta.

Da sempre quindi la Chiesa è segnalata sulle antiche mappe, indicata anche come “posta”, infatti è sempre stata considerata un riferimento importante per i pastori transumanti, grazie al locale annesso alla Chiesa e alla presenza di un pozzo che favorivano la sosta e il riparo e, come già detto, è situata anche nel punto in cui la Via Appia Antica incrociava il Tratturo e ne condivideva il tracciato, sia pure per un breve tratto.

La Cappella era quindi un punto d’incontro per molti viaggiatori.

Per tutto questo trascorso la storia di questa Chiesa si intreccia con il culto cattolico, con la devozione Mariana, ma anche con le tradizioni del mondo agricolo e pastorale, tanto da essere al centro di una serie di legende, come ricorda lo storico Raffele Nigro, che in merito riporta: “Alla Madonna di Macera, dove passavano le diligenze e c’era sempre traffico di sbandati.

Macera sembrava un bivacco.

Un anno, in Settembre, quando l’uva era quasi matura, perché lì matura più tardi per l’altezza, ecco la grandine a mitraglia.

‘Oi Madonna, aiutali tu questi poveri vignaioli!’ gridavano col capitolo in processione di penitenza i contadini.

La Madonna, proprio a fine Settembre, quando stava per scoppiare un ennesimo temporale, stende il grembiule e salva il raccolto.

Per riconoscenza le alzano subito un’edicola e scavano un pozzo d’acqua a fianco, perché, quando passerà sull’asino della sacra famiglia si fermi a dissetarsi”.

Del resto infatti è ancora viva in tanti cittadini l’importante festa che si teneva anni addietro, nel mese di Settembre, in onore della Madonna, dove tutta l’area era “invasa” da bancarelle e la popolazione raggiungeva a piedi la Chiesa per la celebrazione della Santa Messa e per affidare alla Madonna la preghiera di protezione per i propri campi ed in particolare per la vendemmia.

Da qualche tempo, l’Associazione di Promozione Sociale Pro Humanitate, ha ottenuto dal Vescovo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, Mons. Ciro Fanelli, mandato per mettere in atto tutte le azioni che possano portare ad un restauro e recupero dell’antica chiesa rurarle.

Da tempo la Pro Humanitate ha presentato ufficialmente, presso gli uffici comunali preposti, un progetto di restauro, elaborato da un gruppo di tecnici locali, che gratuitamente ha accolto l’appello della Pro Humanitate, che attende quindi le necessarie autorizzazioni dell’Ufficio Tecnico del Comune di Melfi, in modo da poter avviare anche in maniera ufficiale una raccolta fondi per poter quindi restituire alla comunità, e non solo, un monumento che per quanto non sia importate da un punto di vista artistico, lo è sicuramente da un punto di vista storico, religioso e della tradizione”.

Ecco la chiesa, la mappa e la locandina dell’iniziativa con ulteriori dettagli.